Torre del Greco. L’ultimo «scippo» di servizi sanitari all’ospedale Maresca scatena l’ennesima crociata per il diritto alla salute pubblica all’ombra del Vesuvio. A 24 ore dall’anticipazione di Metropolis Quotidiano sull’imminente chiusura dell’ambulatorio di cardiologia presso il nosocomio di via Montedoro, l’Asl Napoli 3 Sud conferma – attraverso una nota del proprio ufficio stampa – lo «spostamento» delle consulenze specialistiche presso l’unità operativa dell’ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase e il popolo del web scende sul piede di guerra per frenare l’emorragia di prestazioni garantite dal presidio sanitario della quarta città della Campania.
Addio all’ambulatorio
Alla base dei nuovi disagi per i pazienti di Torre del Greco, il pensionamento dell’unico dottore in servizio presso l’ambulatorio cardiologico del nosocomio di via Montedoro: una struttura aperta nel 2019 e capace di sfornare fino a 500 visite al mese, sia esterne sia interne per i vari reparti dell’ospedale Maresca «sopravvisuti» ai tagli decisi dalla Regione Campania e dall’Asl Napoli 3 Sud. Un pensionamento, ovviamente, annunciato da tempo e accompagnato da una serie di missive inviate dal dottore Angelo Nocerino per sollecitare l’invio di adeguati «supporti professionali» dalla divisione Utic dell’ospedale di Boscotrecase per scongiurare il rischio di vedere l’ambulatorio di cardiologia chiudere – a dispetto dei numeri-record – i battenti. Un allarme ignorato sia dal primario Attilio Varricchio della divisione Utic degli ospedali riuniti di Boscotrecase-Torre del Greco sia dai vertici dell’Asl Napoli 3 Sud. Con il risultato che, a partire dalla prossima settimana, i pazienti di Torre del Greco si dovranno sobbarcare una trasferta presso l’ospedale di Boscotrecase – finito nuovamente nella bufera per la mancata riapertura del pronto soccorso – per ogni visita cardiologica.
La nota dell’Asl Na 3 Sud
La conferma arriva direttamente dall’Asl Napoli 3 Sud, attraverso una nota inviata dall’ufficio stampa: «Per i pazienti afferenti all’ospedale Maresca di Torre del Greco – si legge nella comunicazione – vengono assicurate tutte le consulenze cardiologiche H24 dall’unità operativa con sede all’ospedale di Boscotrecase mediante richiesta di prestazione specialistica di branca. Si precisa altresì che sarà presente ogni mattina uno specialista cardiologo presso la struttura ospedaliera Maresca di Torre del Greco». Ma solo per le prestazioni «interne» alla struttura sanitaria.
La rivolta del web
La notizia della chiusura dell’ambulatorio (esterno) di cardiologia ha inevitabilmente scatenato chi da anni combatte per adeguati servizi sanitari all’ospedale Maresca: «L’ospedale lo vogliano proprio chiudere e noi ci stiamo sempre zitti», la rabbia di un internauta. «Tutto questo è una vergogna, avete distrutto la sanità», rincara la dose un’altra cittadina. Fino a una riflessione comune: «Si fa la domanda di pensionamento 6 mesi prima, avrebbero dovuto provvedere in tempo. Quindi era già deciso di chiudere l’ambulatorio?». Evidentemente sì, con il «placet» dei cardiologi di Boscotrecase e dei propri «riferimenti politici» del territorio.
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