In Campania “sono in gioco 4.600 posti di lavoro a Pomigliano, 1.600 a Pratola Serra. Oggi abbiamo prodotti che vanno sul mercato – la Panda, la Tonale, i motori che produciamo a Pratola Serra -, ma se non imbocchiamo la strada della modernizzazione e dell’innovazione rischiamo di ritrovarci, tra due anni, fuori mercato. Cominciamo oggi la battaglia per pretendere dal governo di sapere qual è il piano industriale per quanto riguarda l’automotive”.
Lo ha sottolineato il governatore campano Vincenzo De Luca durante una riunione, con la partecipazione dei sindacati, incentrata sulla vertenza Stellantis.
Nella sala giunta di Palazzo Santa Lucia esposti anche cartelli con la scritta “Pomigliano non si tocca”.
“Abbiamo un indotto che riguarda oltre 450 aziende campane, per un totale di 12mila posti di lavoro – ha ricordato De Luca -. Dobbiamo prepararci oggi per le innovazioni di domani per evitare di andare fuori mercato”. Il presidente della Regione ha quindi annunciato che giovedì 15 febbraio, durante un incontro già programmato con il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso sulla vertenza Prysmian, “ne approfitteremo per dire a Urso che Pomigliano e la realtà della Campania deve entrare a pieno titolo nel tavolo di trattativa che è insediato presso il ministero tra governo e Stellantis e chiederemo anche a Urso di muoversi per lo sblocco dei fondi di coesione: c’è un rapporto diretto tra ricerca scientifica e disponibilità di fondi di coesione che sono bloccati”.
I sindacati.
É un giudizio positivo, quello espresso da Cgil e Fiom, in merito all’incontro, aperto alla stampa, organizzato a palazzo Santa Lucia dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sulla vicenda Stellantis, al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali ed il Comune di Pomigliano.
Nel ribadire la centralità della questione Campania, Cgil e Fiom hanno rilanciato la necessità di costituire un tavolo di crisi regionale e di approntare un piano industriale che sia in grado di garantire un futuro al sito di Pomigliano e all’intero comparto della componentistica, che garantisce lavoro attraverso l’indotto a circa 10mila addetti. “Dopo 12 anni ininterrotti di cassa integrazione – hanno ricordato a margine dell’incontro il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci ed il segretario generale della Fiom Napoli, Mauro Cristiani – Tavares non può decidere che il futuro dello stabilimento di Pomigliano sia caratterizzato da ulteriori tagli ed esuberi. Gli impianti vanno saturati con un prodotto competitivo. La diatriba tra elettrico, ibrido, motori a benzina va affrontata oggi e non nel 2026, quando andranno a terminare alcune attuali produzioni. Tavares deve dirci quali sono le vere intenzioni dell’azienda, non possiamo perdere tempo e correre il rischio di sentirci dire, fra due anni, che quello di Pomigliano è un sito che non ha più competitività”.
Cgil e Fiom hanno accolto l’invito del presidente De Luca per la mobilitazione di venerdì 16 febbraio a Roma a sostegno dello sblocco dei fondi Fsc e Poc: “Sarà – dicono – un’occasione per dare nuovo rilievo alla vertenza di Pomigliano”.
“Per salvaguardare il futuro dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco faremo fronte comune con i lavoratori e con i sindacati e insieme alla Regione Campania chiediamo di essere presenti in tutti i tavoli istituzionali che saranno convocati”.
Lo ha detto il sindaco di Pomigliano d’Arco Raffaele Russo, a margine della riunione svoltasi a Palazzo Santa Lucia, voluta dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
L’autonomia.
De Luca ne ha anche approfittato per ribadire l’importaza della battaglia che vede impegnata regione e sindaci sul tema dell’autonomia differenziata. “Venerdì 16 a Roma ci riuniamo in Piazza Santi Apostoli. Manifesteremo contro i tempi di attesa per lo stanziamento dei Fondi di coesione e sviluppo per la Campania. Chiediamo un incontro con il ministro buio Fitto e da lì ci muoviamo per andare al Ministero per vedere se c’è il ministro. Ma non ci vado col turibolo, andiamo per sapere se vogliono sbloccare i fondi” ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nella conferenza stampa su Stellantis.
“Molti dei sindacati verranno – ha detto De Luca – e i Comuni che sono i primi interessati a sbloccare queste risorse per una ragione tecnica in relazione ai fondi strutturali; non tutti i Comuni hanno completato la realizzazione delle opere e per contratto non avendo completato la rendicontazione per dicembre scorso devono coprire i costi delle opere con i fondi di bilanci che non hanno. E così rischiano di andare in dissesto altri 190 Comuni della Campania. La Regione è impegnata a dare a questi Comuni un aiuto per 500 milioni di fondi bloccati dal ministro Fitto, quindi oltre al danno per le imprese c’è un danno enorme per gli enti locali che rischiano di andare in dissesto”.
Secondo De Luca “in questo momento, al di là dell’industria automobilistica, è bloccato tutto il comparto dell’industria dello spettacolo, della cultura, dell’audiovisivo. Stiamo facendo l’esempio più semplice: il Festival di Giffoni, che coinvolge ragazzi da tutto il mondo, è bloccato perché gli organizzatori non riescono a fare le prenotazioni per gli alberghi per ospitare i bambini. E’ sconvolgente, è a rischio il San Carlo, il Mercadante, il Teatro Verdi, la rassegna Estate da Re a Caserta, le produzioni televisive, cinematografiche, che sono una realtà importante per la Campania. I produttori sono in una condizione di incertezza perché non sanno se possono contare sui contributi della Regione o no. E’ il momento di fare una battaglia forte e rivendicare in primo luogo la dignità del Sud. Dobbiamo smetterla con questo racconto sulla inefficienza del Sud e la virtù del Nord. Rinnovo la sfida al Governo e a Fitto a un dibattito pubblico sulla spesa dei fondi europei perché stanno mentendo per darsi degli alibi sulla capacità di spesa dei fondi europei. Chi non spende sono i ministeri non le Regioni. Non hanno accettato di fare questo dibattito, rinnovo la sfida a discutere pubblicamente dei fondi europei”.
Sui partecipanti alla manifestazione a Roma, alla domanda sulla eventuale presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, De Luca ha detto: “Non so se verrà, noi abbiamo invitato l’Anci e stiamo sollecitando la partecipazione di tutti i sindaci, non solo della Campania. Avremo delegazioni di sindaci dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Sicilia, dalla Basilicata al di là degli orientamenti politici delle varie regioni. Sono tutti interessati a sbloccare i fondi”.