Stellantis si lascia alle spalle un 2023 da “risultati record”, come li definisce il ceo, Carlos Tavares. Il gruppo automobilistico, che ha superato i 3 anni di vita dalla fusione Fca-Psa, registra un utile netto di 18,6 miliardi, in crescita dell’11%. Salgono poi del 6% i ricavi a 189,5 miliardi, mentre il flusso di cassa industriale netto aumenta del 19% a 12,9 miliardi. I numeri “sono la prova che siamo diventati un nuovo leader globale nel settore e che continueremo a essere solidi anche in previsione di un turbolento 2024”, sottolinea l’ad. Intanto in Italia, dopo un periodo di polemiche, sembra tornare il sereno con il governo: “Per raggiungere l’obiettivo condiviso del milione di veicoli ci servono tutti i nostri stabilimenti. È il motivo per cui siamo grati al governo italiano per la decisione ottima di mettere a disposizione incentivi per i consumatori”. Il mercato apprezza e il titolo corre in Borsa e, al termine di una seduta positiva, guadagna il 5,74% a 23,87 euro per azione.E l’obiettivo del milione di veicoli potrebbe essere realizzato anche prima del 2030. Considerato che lo scorso anno la produzione in Italia è aumentata del 9,6% per un totale di 752.122 unità, al risultato si può arrivare presto: “Se possiamo farlo prima, lo faremo”, assicura Tavares. Al momento in Italia gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e quello di Mirafiori vivono due situazioni diverse. Quello campano, ‘casa’ di Fiat Panda, Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet è “al massimo della produzione”, mentre in quello torinese la 500e “è stata una vittima dell’assenza di incentivi, ma non solo in Italia anche in Germania”.A livello globale poi l’ad sgombera il campo dalle speculazioni su operazioni di fusione: “Voglio essere chiaro: non abbiamo nessun tipo di negoziazione in corso su operazioni di M&A. Soprattuto non con Renault”. Sull’arrivo di un costruttore, magari cinese in Italia, altro tema aperto con l’esecutivo, Tavares ricorda che: “Noi abbiamo fatto una mossa strategica cioè di avere una partnership con Leapmotor e se dovessimo avere l’opportunità, perché ha senso economico, di produrre auto Leapmotor in Italia lo faremo”. In generale, per affrontare la concorrenza cinese si dovrà fare ricorso ai ‘best brains’ in termini di tecnologia. “Useremo tutte le ‘skill’ presenti nella società, incluse quelle che ci sono a Torino”, come il laboratorio per sviluppare la chimica per le batterie l’hub dell’economia circolare. In Italia sono presenti due piattaforme di produzione, Stla Medium e Large, e in queste condizioni “non c’è nessun altro paese nel mondo” quindi “qualsiasi tipo di speculazione sul fatto che non stiamo usando tutta la nostra capacità nel Paese non è basata su fatti. Vogliamo fare di più, amiamo l’Italia e i nostri dipendenti perché stanno contribuendo molto ai risultati”. E proprio ai dipendenti italiani viene assegnato un premio medio di 2.112 euro (+10% sul 2022) che, dice l’ad, “è il frutto positivo dell’accordo siglato lo scorso anno con i sindacati”. Il gruppo proporrà all’assemblea degli azionisti di pagare un dividendo di 1,55 euro per azione , con un aumento di circa il 16% rispetto all’anno precedente. Inoltre, nel 2024 Stellantis implementerà un programma di riacquisto di azioni proprie per 3 miliardi di euro, che include 500 milioni di euro per le azioni da destinare ai piani di remunerazione basati su azioni e all’acquisto di azioni da parte dei dipendenti. Intanto Pomigliano mette il caso Stellantis al centro dell’agenda politica locale. Venerdì 23 febbraio si terrà un consiglio comunale monotematico. La decisione è arriva al termine di un incontro tra i vertici dell’amministrazione e i sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr. I rappresentanti dei lavoratori hanno salutato positivamente l’impegno dell’ente comunale. «Apprezziamo la disponibilità dell’amministrazione comunale della città di Pomigliano – fanno sapere i sindacati – è importante fare fronte comune per proiettare il sito del GB VICO verso il futuro». «Serve fare chiarezza – in una nota la Fiom – sulla visione che, Governo da una parte e Stellantis dall’altra, hanno sul futuro del settore in Italia. Le sfide fatte e vinte nel passato hanno dimostrato quanta professionalità e quanto attaccamento ci sia nel sito di Pomigliano».
CRONACA
16 febbraio 2024
Caso Stellantis, Tavares: «Salviamo Pomigliano»