Non gli è mancata un po’ di emozione, al termine di un discorso in cui ha mostrato la sua sensibilità e la grande professionalità che lo ha già contraddistinto durante tutta la sua carriera. Vincenzo Sangiovanni, primario del Cotugno e a lungo impegnato nella battaglia contro il Covid – in cui ricorda «noi medici abbiamo rischiato molto» -, è il primo candidato sindaco per le prossime elezioni comunali di San Giuseppe Vesuviano. La presentazione sabato sera nei locali del Bar Panico in piazza Garibaldi in una sala gremita di persone. Al suo fianco tanti tra sostenitori e curiosi, ma soprattutto coloro che hanno supportato questo progetto politico nato nei giorni scorsi e che fonda le proprie radici nella vecchia squadra dell’opposizione all’ex sindaco Vincenzo Catapano.
Per Sangiovanni l’importanza di questa candidatura «in una città così grande e importante» rappresenta una sfida avvincente «per un impegno di governare una città martoriata da eventi che hanno interrotto il percorso amministrativo ed è una città che ha fatto storia nel mondo e che negli ultimi anni è rimasta fanalino di coda. Il mio impegno è quello di garantire a San Giuseppe Vesuviano normalità, trasparenza e meritocrazia». Parole che sembrano lontane nel tempo e che forse sono la cosa di cui il territorio vesuviano ha più bisogno. A sostenere il progetto politico c’è Antonio Agostino Ambrosio, tra i principali promotori della candidatura di Sangiovanni: «Insieme abbiamo curato migliaia di persone contro il Covid, a Sangiovanni mi lega un’amicizia profonda e una stima che non ha confini. E’ una persona diversa dai tanti politicanti che ci sono in giro, non ama i pettegolezzi. Avrà il compito difficile di costruire dalle macerie, ma ha la forza e la bravura per farlo. Molti dicevano che non si sarebbe candidato: lui è qui con noi e noi saremo al suo fianco». A Nello De Lorenzo, già capo dell’assise, l’onere di presentare la nuova coalizione fatta da sei liste: «Abbiamo scelto Sangiovanni, serviva un professionista serio e del fare. Gli daremo tutto il nostro contributo. Ci sono tante cose da fare: a partire dalle scuole e la pista ciclabile, venivamo da un degrado senza fine». Per Luigi Moccia, altro ispiratore della coalizione è un «progetto che nasce attorno a una persona di cui nutro grande rispetto». Poi l’appello ai presenti: «Uniti possiamo farcela». In campo anche il professor Salvatore Cozzolino a supporto di Sangiovanni: «Abbiamo una sfida difficile. La gestione fallimentare dell’amministrazione precedente di otto anni è sotto gli occhi di tutti. A partire dalle scuole alle strade. Ma questa squadra ha la forza, il carattere e le competenze per rialzare la testa». L’endorsement di Franco Duraccio: «Quando sono stato contattato dal dottor Sangiovanni non ho potuto non apprezzare il suo grande coraggio. E’ una persona con cui poter dialogare e che ascolta tutti».