San Giuseppe Vesuviano tornerà al voto dopo due anni di commissariamento a seguito dello scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni camorristiche. Dal terremoto politico del giugno di due anni fa è partito un piano di ricostruzione delle istituzioni con l’obiettivo di dare alla città un governo politico e solido.Tra le coalizioni nascenti in queste settimane c’è quella che sostiene la candidatura di Vincenzo Sangiovanni, medico con la passione per la politica, e primo candidato sindaco ufficiale in vista delle prossime amministrative sangiuseppesi. Tra i coordinatori del gruppo che supporta la candidatura del primario del Cotugno c’è Luigi Moccia, referente per l’area elettorale di Antonio Agostino Ambrosio.Un progetto in cui il nipote d’arte della politica sangiuseppese, reduce da un’esperienza tra i banchi della minoranza in cui è stato firmatario di numerose denunce, crede molto. «Soprattutto perché Sangiovanni è una persona seria che è al servizio della gente. E durante la sua esperienza per il Covid lo abbiamo visto. Ma a colpirmi è stata la sua commozione nel giorno della presentazione per l’abbraccio che la città gli ha voluto riservare» – spiega – «Siamo una coalizione con le idee chiare. Noi, il gruppo di De Lorenzo che fa riferimento a Ivan Casillo, quello che fa direttamente riferimento a Sangiovanni e quello di Franco Duraccio sappiamo qual è la strada da percorrere. Il programma elettorale è abbozzato al 70%».Il progetto politico su cui si fonda la candidatura di Sangiovanni punta a restituire normalità a una città stravolta negli ultimi anni. «Dieci punti in tutto. – dice Moccia – Tra queste una serie di iniziative che tengano conto dei problemi del paese». Dalla pista ciclabile, alla riqualificazione delle scuole che oggi sono chiuse fino agli interventi per migliorare i servizi comunali: ecco da cosa si partirà se la tornata elettorale dovesse premiare la scalata di Sangiovanni. «Purtroppo i disastri lasciati nel recente passato da chi ha guidato il Comune prima del commissariamento sono tanti. C’è la pista ciclabile che versa in condizioni pessime e poi le scuole abbattute e mai ricostruite. Ancora oggi ci sono gli studenti ammassati tra plessi e locali dei privati. Dobbiamo restituire dignità agli alunni delle scuole, la politica ha gravi responsabilità e ha il dovere di dare risposte partendo dalle cose di tutti i giorni. Poi c’è la questione immigrazione che va regolamentata favorendo l’integrazione e non la nascita di quartieri ghetto». Nelle scorse settimane erano stati accostati alla coalizione anche i nomi di Antonio Borriello, Andrea Ementato e Nicola Carillo, gli ultimi due dissidenti dell’ex amministrazione Catapano: «Le porte sono aperte a chi vuole sostenere questo progetto. – dice Moccia – Ma è chiaro che non aspetteremo in eterno». Tra gli avversari che si stanno attivando per la prossima tornata elettorale anche chi ha fatto parte della vecchia maggioranza. «Ho sentito che molti degli ex consiglieri saranno della partita elettorale. Non so con quale faccia andranno nelle case dei sangiuseppesi a chiedere i voti dopo le condizioni in cui hanno lasciato la città».
CRONACA
1 marzo 2024
Elezioni a San Giuseppe Vesuviano, Moccia avverte gli indecisi: «Porte aperte nella nostra coalizione, ma non in eterno»