Le immagini di un De Laurentiis infuriato che tuona negli spogliatoi contro le telecamere di Dazn hanno fatto da preludio all’ennesima guerra del Napoli contro le società televisive. Rullano i tamburi della guerra all’ombra del Vesuvio: scontro tra Aurelio De Laurentiis e DAZN. Alta tensione al Maradona il 3 marzo, prima del match che vedrà i Campioni d’Italia trionfare 2-1 grazie al gol all’ultimo di Jack Raspadori. Il patron azzurro si scaglia contro la piattaforma streaming, sia prima che dopo la partita. Irrompe nella sala stampa annunciando il ritiro dei suoi tesserati dalle interviste condotte dai microfoni dell’ente incaricato dalla Lega per la trasmissione delle partite. Virale il video nel tunnel del Maradona che porta agli spogliatoi all’arrivo della squadra. Vedendo le telecamere il presidente chiede se è Sky o l’emittente streaming, la risposta: «DAZN». Inizia la sfuriata del presidente: «DAZN non ha il diritto di fare nulla. Quindi andatevene via subito…» inveisce ADL. «Questo è l’arrivo delle squadre» dice l’addetto. Il patrono ribadisce: «L’arrivo non lo devono fare. Non lo devono fare!» l’imprenditore non apprezza le immagini che i broadcaster trasmettono dagli spogliatoi, lo ha detto più volte. Aurelio De Laurentiis ha “squalificato” la piattaforma streaming vietando le interviste dei suoi tesserati ai loro microfoni: «Con noi DAZN ha chiuso, parliamo con Sky e la Rai ma non con loro» dichiara ADL. Il silenzio stampa viene annunciato da Pardo all’inizio del secondo tempo. La causa scatenante è la battaglia contro il rinnovo dei diritti televisivi alle pay-tv risparmiando, però, Sky, la spiegazione più autentica della decisione riguarda l’orario scelto dall’ente streaming per trasmettere Napoli-Atalanta il 30 marzo, fissata dalla lega alle 12:30, che il presidente avrebbe voluto posticipare all’1 aprile. Ricevendo un secco rifiuto dato che il 3 aprile, mercoledì l’Atalanta gioca la semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Un’altra plausibile ipotesi è l’assenza di Calzona nelle due settimane prima della gara, avendo degli impegni con la nazionale slovacca fino a mercoledì 27, quindi preparerebbe la gara contro la squadra condotta da Gasperini a poche ore dal rientro in Campania. La violazione del contratto con DAZN può comportare il rischio di un’importante causa legale per danni nei confronti del Napoli. Il presidente è conscio della possibile sanzione: «Ogni rivoluzione ha un prezzo da pagare» spiega l’imprenditore. Intanto, come sempre accade per il Napoli targato De Laurentiis, sono al lavoro le diplomazie per superare l’empasse e chiudere una polemica che, quando coinvolge il presidente, ha sempre un sapore sgradevole.
SPORT
6 marzo 2024
La guerra di Dela contro Dazn per spostare la gara con l’Atalanta