Scafati. Nessuna dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente: tuttavia mancherebbe un solo passo, una ultima verifica. Quella del resoconto finale e dunque definitivo dell’esercizio del 2023 che, vista l’analisi svolta dei giudici della Corte dei Conti, sembra essere più che un passaggio obbligato che una ipotesi di sovvertimento di un destino segnato, malgrado le rassicurazioni del sindaco Pasquale Aliberti in sede di audizione.
E a segnarlo sono i numeri contenuti nella valutazione effettuata dai giudici della Sezione di controllo della Corte dei Conti regionale sullo stato del piano di riequilibrio del Comune di Scafati approvato nel 2017 e che si concluderà nel 2026.
“L’analisi sin qui condotta sul grado di attuazione degli obiettivi di ripiano del Comune di Scafati, aggiornata ai risultati provvisori dell’esercizio 2023 – scrivono i giudici della Corte dei Conti nella delibera inviata a Palazzo Mayer – attesta alcune significative criticità, specificamente riferite alle misure di riequilibrio, al mancato riconoscimento di debiti fuori bilancio di cospicuo importo, alla sottostima degli accantonamenti relativi al Fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione ai fondi rischi (Fcde), alla mancanza di una contabilità analitica per la gestione dei vincoli, oltre che alla mancata applicazione dei principi contabili”.
“La relazione della Corte dei Conti – ha dichiarato il sindaco Aliberti – per la verifica triennale prevista dal Testo Unico degli Enti Locali conferma solo una cosa: negli ultimi sette anni chi ha amministrato ha assunto impegni che non ha poi concretizzato, non facendo assolutamente nulla per risanare le casse del Comune e neanche per erogare servizi nell’interesse della città. Nulla di quanto scritto nel Piano di Riequilibrio è stato realizzato, cosa che io stesso ho evidenziato davanti ai giudici della Corte dei Conti affinché capissero l’appartenenza delle responsabilità”.
In questi anni, dal 2017 fino a giugno del 2023, chi ha amministrato questa città, chi aveva prodotto i debiti con AgroInvest, chi si giustificava dicendo che i servizi non venivano erogati perché il Comune era in difficoltà economica, cosa ha fatto? Abbiamo degli obiettivi da portare a compimento, è vero, ma il dissesto è davvero lontano”.
Per Carotenuto consigliere di opposizione “l’impietoso giudizio della Corte dei Conti, che di fatto pone il comune di Scafati ad un passo dal dissesto finanziario, non mi meraviglia e, sono convinto, che non sorprenda nessuno. Si è ad un passo dal dissesto finanziario – nonostante le rassicurazioni date dal sindaco all’indomani della sua audizione – e per poterlo decretare in via definitiva, i giudici vogliono vagliare i dati definitivi dell’esercizio 2023”.
Gli fanno eco i consiglieri Michele Grimaldi e Francesco Velardo, Giuseppe Fontanella (segretario cittadino Pd), Nello Di Lallo (portavoce cittadino Per), Pier Paolo Patti (segretario cittadino Sinistra Italiana). “Pasquale Aliberti scatta selfie e distribuisce poltrone ad amici e parenti degli amici, ma nel frattempo la macchina amministrativa collassa, sotto il peso della propaganda del sindaco, impedita ad occuparsi dello sviluppo della città. La verità è che queste destre sono incapaci di assumersi responsabilità, e di governare per il bene comune”.
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