Rischio stangata per Francesco Acerbi. Il giudice sportivo ha chiesto un supplemento di indagine sul presunto insulto razzista del centrale dell’Inter al difensore del Napoli durante la sfida di San Siro. Un passaggio prevedibile considerate le versioni contrapposte dei due, con Acerbi che si è schierato sulla difensiva (“Non ho pronunciato frasi razziste, le scuse? Ha capito male”) e il brasiliano che nella serata di ieri è andato al contrattacco confermando in un post sui suoi profili social gli insulti ricevuti (“Mi ha detto negro e ora cambia versione”). Sarà dunque adesso la Procura Figc a raccogliere la palla con il procuratore federale, Giuseppe Chinè, che ascolterà domani i calciatori per fare luce sull’accaduto. Verranno anche acquisite tutte le immagini disponibili ed eventuali testimonianze. “Letto il referto del direttore di gara, ritiene necessario che venga approfondito da parte della Procura federale per riferire a questo giudice, sentiti se del caso anche i diretti interessati, quanto accaduto tra Juan Jesus e Francesco Acerbi circa eventuali espressioni di discriminazione razziale proferite da quest’ultimo nei confronti del calciatore del Napoli”, è il dispositivo uscito in mattinata dal giudice sportivo. Se attraverso l’acquisizione di prove video e testimonianze fosse confermata la matrice razzista, ad Acerbi verrebbe contestata la violazione dell’articolo 20 della giustizia sportiva che fa riferimento ai ‘Comportamenti discriminatori’. E letto il comma 1 (“Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che comporta direttamente o indirettamente comporta offesa, denigrazione o insulto”) e il comma 2 non si esclude una squalifica per almeno 10 giornate oppure, nei casi più gravi, uno stop a tempo indeterminato. “La procedura della Figc è corretta. Anche l’allontanamento del giocatore dalla Nazionale è conforme a quello che sta promuovendo la Federazione che ha perfettamente recepito la lotta a chi discrimina un altro individuo per ragioni razziali”, è quanto ha dichiarato l’esperto di giustizia sportiva Mattia Grassani, avvocato che ha spesso difeso il Napoli nelle sue controversie con la giustizia sportiva. “Si parla di ipotesi, c’è un giocatore che riferisce a un arbitro di essere stato vittima di discriminazione. Ovviamente la terna arbitrale non ha visto o sentito altrimenti ci sarebbe stato un intervento diretto in campo”, ha sottolineato Grassani rimarcando come la Figc abbia posto “su indicazione del Coni la lotta a qualsiasi discriminazione come diktat assoluto, pertanto se dovesse emergere un’offesa razziale, Acerbi rischierebbe almeno 10 giornate di stop ed un’ammenda tra i 10 ed i 20 mila euro”. Applicato il codice etico della Figc, Acerbi è rimasto a casa non volando oggi con la Nazionale per la mini-tournèe negli Usa. La vicenda resta comunque ancora tutta da chiarire. Per il difensore nerazzurro il 2024 è stato piuttosto movimentato. Lo scorso febbraio all’Olimpico di Roma si macchiò di un gesto irrispettoso nei confronti della tifoseria giallorossa negli istanti successivi ai festeggiamenti per la sua rete mostrando il dito medio. Acerbi patteggiò con una multa di cinquemila euro, ma questo questo sembra un caso molto più complesso e delicato.
SPORT
19 marzo 2024
Caso Acerbi-Juan Jesus, mercoledì al via le audizioni dei due calciatori