A Napoli è arrivata con un sospiro di sollievo. Daniela Santanchè, ministro del turismo del Governo Meloni, ha superato indenne lo scoglio del voto di sfiducia presentato dalle opposizioni. E al museo di Pietrarsa, a Portici, dove si è tenuta la due giorni del Meet Forum sul turismo, ha replicato gonfiando il petto e parlando del futuro turistico di Napoli, del Sud e dell’Italia intera. Mentre il ministro raggiungeva Portici, infatti, l’aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia nei suoi confronti con 213 no e 121 sì. Contrari alla sfiducia anche i parlamentari di Italia Viva.
La prima industria. Il turismo come prima industria della nazione. E’ l’obiettivo di cui ha parlato, la ministra del Turismo Daniela Santanchè intervenuta alla nona edizione di ‘MEET Forum – Il Turismo sostenibile’. “Dobbiamo puntare sul turismo perché siamo l’Italia: abbiamo tutto dal punto di vista naturalistico, culturale e museale, enogastronomico”, ha spiegato la Santanchè. “Forse non si è mai stati capaci di mettere in rete questo sistema. Anche perché purtroppo con l’articolo V, materia concorrente, è più difficile organizzare. Ma, grazie a Dio, oggi abbiamo fatto una grande squadra con le Regioni. E devo ringraziare tutti gli assessori, e qui siamo a Napoli, anche l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci col quale abbiamo lavorato molto bene anche perché non c’è distinzione tra destra e sinistra quando si parla di turismo. Dovremmo imparare a mettere la casacca della Nazionale perché se ci dividiamo anche sul turismo, eh allora va bene… Fare l’Italia, con un motto famoso, diventa più complicato”.
Il G7 sul turismo. “Stiamo organizzando il G7 e per la prima volta nel G7 ci sarà anche il turismo”, ha detto il ministro del Turismo. “Stiamo organizzando di portare le delegazioni delle Nazioni che verranno – spiega Santanché – a fare anche un piccolo viaggio nei treni storici in quelle parti anche meno conosciute della nostra nazione”.
La guerra al Rdc. “Molti lavoratori del turismo si sono riconvertiti, cioè sono andati a lavorare in altri settori. Non sono poi tornati a lavorare nel turismo perché lavorare nel turismo è molto impegnativo, si lavora nei festivi, il Natale, il Capodanno, e giustamente i giovani che pensano anche alla qualità della loro vita sono più restii” le parole di Santanchè. “Noi abbiamo messo un incentivo straordinario per aiutare tutti a trovare le risorse ed è quello di aver tolto il reddito di cittadinanza. Credo che migliore incentivo su questo campo non ci poteva essere”, ha concluso Santanchè.
Nuova mentalità. Per un turismo sostenibile “dobbiamo cambiare mentalita’”. “In questa nazione si sono sempre contante le teste, ci si è sempre chiesto quanti milioni di turisti vengono nel nostro Paese. Ma questo non ci deve interessare. Noi dovremmo porci la domanda: ma quanti soldi ci lasciano i turisti sui nostri territori, quanto spendono, quante notti dormono?” le parole della Santanchè. Il ministro ha ricordato che oggi “in certi periodi dell’anno alcune grandi città soffrono di overturism”, una condizione che va contro il concetto di turismo sostenibile che il governo e le imprese del settore intendono perseguire. “La domanda che dobbiamo porci è: ci sono troppi turisti o non si è stati in grado di gestire il turismo?”, ha incalzato il ministro che ha ricordo come “la sostenibilità deve essere economica, sociale e deve vedere coinvolte le comunita’”.
La riforma delle guide. “Le guide turistiche chiedevano la riforma, questo governo è riuscito a farla. Credo che sia un grande passo in avanti perché abbiamo lavorato anche qui moltissimo con le Regioni, abbiamo fatto credo una riforma di buon senso e siamo proprio alle fasi finali” ha detto la Santanchè a Pietrarsa. “Parliamo con le associazioni di categoria, un’altra caratteristica mia ma di tutto il governo è che parliamo con chi fa non è che un politico è un tuttologo o ha esperienze in quel determinato lavoro, in quella professione. Quindi abbiamo parlato con tutte le associazioni di categoria, personalmente ho fatto molte riunioni. Siamo arrivati alla fine di questa riforma, che la nazione aspettava da dieci anni, poi qualcuno perde tempo a parlare d’altro, ma noi siamo un Ministero che lavora”, ha concluso il ministro.
Gli affitti brevi. Sul tema dell’eccessiva alberghizzazione dei centri storici “stiamo lavorando e insieme alle Regioni siamo arrivati alla fase finale anche per poter regolamentare il fenomeno degli affitti brevi con l’istituzione di un Cin, un Codice Identificativo Nazionale, in modo che chi non ha quello non può salire a bordo delle piattaforme”. conclude il ministro Daniela Santanchè.