Ci sono alberi che rischiano di crollare sui binari della Circumvesuviana e rappresentano un pericolo da eliminare. Poi c’è da fare anche una manutenzione straordinaria del parco idropinico delle Antiche Terme, che lasciato al suo destino ormai da anni, presenta fusti disseccati e una vegetazione incolta che ne impedisce persino l’attraversamento. Per questo motivo, il Comune di Castellammare di Stabia ha deciso di investire su manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle aree a verde del parco delle Antiche Terme. Un intervento che non va in contrasto con il progetto da circa 12 milioni di euro, finanziato con il Pnrr, che dovrebbe servire per ripristinare lo stabilimento e riattivare il termalismo in città, ormai sepolto da dieci anni. Anzi – secondo il Comune – sarebbe propedeutico proprio ai lavori che poi dovrebbero essere realizzati, una volta che sarà pronto il progetto. Per questo motivo, il dirigente del settore Urbanistica, Guglielmo Pescatore, ha indetto una Conferenza dei Servizi, finalizzata ad avere tutte le autorizzazioni necessarie per procedere con l’abbattimento degli alberi e la messa in sicurezza del verde nel parco delle Antiche Terme. Soprintendenza di Napoli, Autorità di Bacino, Regione Campania, Eav, carabinieri forestali e i settori Ambiente e Patrimonio del Comune di Castellammare di Stabia avranno 45 giorni di tempo per fare tutte le valutazioni del caso ed esprimere il loro parere. Nella relazione redatta dagli uffici di Palazzo Farnese si legge: «Vi è la necessità di effettuare tutte le operazioni propedeutiche al progetto di riqualificazione e funzionalizzazione del complesso Antiche Terme ed annesso parco delle acque». E per questo motivo è necessaria «la messa in sicurezza generale dell’area a verde». Nella relazione si entra anche nel dettaglio degli interventi indispensabili: «In particolare occorre procedere alla rimozione e smaltimento sia degli esemplari arborei crollati che della vegetazione infestante, unitamente all’abbattimento di tutti gli esemplari arborei disseccati e che manifestano segni o sintomi che possono portare a ritenere esaurite le condizioni minime di sicurezza per la fruizione dei luoghi, anche riguardo alla linea ferroviaria EAV che attraversa longitudinalmente il versante a monte del complesso termale». Di fatto un intervento di messa in sicurezza necessario per evitare eventuali incidenti sulla tratta ferroviaria, che potrebbero mettere a rischio lo svolgimento del servizio, ma soprattutto l’incolumità delle persone. E’ chiaro che la speranza degli stabiesi è che oltre alla manutenzione straordinaria del verde all’interno del parco idropinico delle Antiche Terme, ci possa essere anche un’accelerata sulla progettazione dell’opera. Il Comune aveva indicato la necessità di procedere con una nuova convenzione con l’Università Federico II di Napoli, al fine di arrivare a uno studio approfondito della situazione attuale delle sorgenti stabiesi. Ma finora non è stato comunicato ancora alcun accordo con i ricercatori che dovrebbero fornire indicazioni scientifiche sul patrimonio sorgentizio di Castellammare di Stabia e anche eventuali attività da mettere in campo per tutelarlo. Prima di procedere a un piano di rilancio di un settore che per decenni ha rappresentato un punto di forza per la città. @riproduzione riservata
CRONACA
6 aprile 2024
Castellammare. Antiche Terme, alberi a rischio crollo sui binari Circum: saranno abbattuti
La messa in sicurezza