Al fischio finale di Benevento-Juve Stabia, dopo dieci minuti di recupero in cui si gioca poco o niente, parte la grande festa della squadra stabiese. I calciatori corrono sotto il settore ospiti dove sono stipati i mille stabiesi felici e danzanti. La Juve Stabia torna in serie B dopo quattro anni di sofferenze iniziati con la grande delusione per la retrocessione durante la pandemia. Artefice del miracolo (calcistico) è Guido Pagliuca. La sua squadra alla fine ha raggiunto Itaca. Così, l’allenatore ha ribattezzato il sogno della B. “Abbiamo fatto un’impresa per budget che è uno di quelli più bassi-inizia Pagliuca- Ringrazio il presidente e il direttore, che ci sono stati vicino dal primo all’ultimo giorno. Siamo partiti per salvarci poi ci siamo detti “pensiamo in grande”. Devo dire grazie anche alla nostra curva Sud, la nostra gente poi ai miei i giocatori che sono stati straordinari così come il mio staff. Ringrazio mia moglie Laura, mio figlio Niccolò, mio padre e mia madre che erano qui a soffrire”. Questa promozione ripaga anche Pagliuca della tanta gavetta fatta. “Era un obiettivo personale- dice l’allenatore – questo è uno spot per coloro che come sono sono partiti dalle giovanili. E’ stato un percorso di crescita anno dopo anno coi miei giocatori che in carriera ho allenato. E’ un auspicio buono per quelli che iniziano dalle giovanili perchè con il lavoro e la costanza si possono raggiungere gli obiettivi. Sono felice per la nostra gente. La squadra come il Benevento è stata costriuita per vincere il campionato come Avellino e Catania. C’erano sette squadre attrezzate. Questo fa capire quanto è difficile il nostro campionato. Il nostro è stato un cammino in simbiosi con la tifoseria quando eravamo in calo loro ci spingevano. I giocatori straordinari sono stati anche brutti e sporchi quando serviva”.
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9 aprile 2024
Juve Stabia in B. Pagliuca: «E’ stata un’impresa»