Torre del Greco, rose rosse in mare per le vittime del Moby Prince
Torre del Greco. «In memoria di Domenico Cervini, Ciro Cirillo, Ciro Frulio, Vincenzo Paino e Ciro Vitiello e di tutte le vittime della strage del Moby Prince». Il messaggio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella è stato scritto a mano su una pergamena posta su una corona di rose rosse posizionata all’esterno della parrocchia di Portosalvo. Dove si è svolta una solenne celebrazione per ricordare i cinque figli di Torre del Greco e – in generale – tutte le 140 persone che persero la vita 33 anni fa a bordo del Moby Prince, il traghetto della Navarma entrato tristemente nella storia per essere stato teatro della tragedia più atroce della marineria italiana. Una tragedia che dal 10 aprile 1991 attende ancora di conoscere tutta la verità sulle ragioni della collisione, del rogo e dei possibili ritardi nei soccorsi che causarono il decesso di tutti gli occupanti dell’imbarcazione, a eccezione del mozzo Alessio Bertrand. Per quella tragedia è stata istituita una terza commissione parlamentare, chiamata a dirimere i tanti dubbi sollevati dai familiari delle vittime. Tra questi c’è Raffaele Cirillo, il papà di Ciro, il piccolo di camera morto al primo imbarco a soli 25 anni: «Chiediamo ancora giustizia e non smetteremo mai di cercarla – ha detto nel suo intervento durante la funzione religiosa Raffaele Cirillo – Vogliamo i nomi di quei ‘delinquenti’ che hanno fatto morire i nostri cari in una strage che definisco ‘organizzata’. Abbiamo l’obbligo di essere forti, anche se gli anni passano e siamo alla ricerca sempre della verità su quanto accaduto quella sera. Ringraziamo l’amministrazione comunale che ha sposato la nostra richiesta di organizzare una iniziativa di ricordo a Torre del Greco in quanto, a causa dell’età, molti di noi non sarebbero riusciti a raggiungere Livorno, dove ogni anno la strage del Moby Prince è ricordata con una specifica cerimonia». Toccante il messaggio del sindaco: «Siamo e saremo sempre vicini ai familiari dei marittimi che persero la vita – le parole del sindaco Luigi Mennella – e sosterremo le loro iniziative. Insieme stiamo anche valutando di intitolare alle vittime del Moby Prince un bene pubblico, in modo che ricordi per sempre quella immane tragedia». Al termine della messa – officiata dal parroco di Portosalvo, don Vincenzo Vitiello – i presenti, insieme a una delegazione della polizia municipale con il gonfalone e della Capitaneria di Porto, hanno raggiunto la zona del molo di levante del porto, dove sono stati gettate in mare le rose di cui si componeva la corona di fiori donata dal Comune.
I familiari delle vittime
«Siamo arrivati a un punto di non ritorno sul raggiungimento della verità sul disastro della Moby Prince. Adesso la nuova commissione di inchiesta deve arrivare alla verità piena sulla morte dei nostri cari». Lo dicono i presidenti delle associazioni dei familiari delle vittime della Moby Prince, Luchino Chessa (Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince) e Nicola Rosetti (Associazione 140) in occasione del 33/o anniversario del disastro del traghetto della Moby avvenuto il 10 aprile 1991 davanti al porto di Livorno.
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