L’ultimo nodo, quello del nome nel simbolo, Elly Schlein lo scioglie in diretta Instagram: “E’ una proposta che divide e non rafforza la lista”. La segretaria aveva chiesto e ottenuto il mandato della direzione nazionale per decidere se accogliere una proposta che, stando a quanto viene riferito, era nata durante il confronto con Stefano Bonaccini e gli esponenti di Energia Popolare prima del varo delle liste elettorali europee. Secondo questa ricostruzione, la minoranza dem avrebbe aperto al nome del simbolo. Lo stesso Bonaccini, da presidente del Partito Democratico, aveva presentato la proposta al parlamentino dem scatenando una levata di scudi generale. L’idea, infatti, era stata immediatamente interpretata come un cedimento al modello leaderistico che caratterizza altri partiti, a destra e non solo. Tra le ragioni a favore della proposta, tuttavia, c’è il fatto che il nome di Schlein avrebbe potuto attrarre voti anche fuori dal Partito Democratico, oltre al fatto che il nome sul simbolo avrebbe aiutato la stessa leader dem a incassare una mole di preferenza tale da metterne al sicuro il cammino anche di fronte a una eventuale sconfitta del Pd. Da qui le 24 ore di riflessione che la segretaria si è concessa e che, complici le polemiche seguite alla direzione, hanno portata a un ‘no’ senza se e senza ma. “Si è parlato in direzione, è stato proposto di inserire il mio nome nel logo elettorale. Ringrazio chi ha fatto quella proposta, ma il contributo migliore a questa squadra lo posso dare correndo assieme alla lista. Questa proposta mi è sembrata più divisiva che rafforzativa”, ha spiegato Schlein confermando di candidarsi come capolista in due circoscrizioni, al Centro e nelle Isole. “Mi devo prendere la responsabilità e dare una mano a tutta la lista, ci sarò anch’io anche se rimarro’ qui in Italia per confrontarmi con Giorgia Meloni in parlamento, giorno dopo giorno”, spiega ancora la segretaria. “Voglio dare una mano anch’io”, assicura Schlein, “sarò candidata a mi candido a portare più in alto possibile il Pd, la nostra famiglia socialista sarà l’unico vero argine alle destre nazionaliste e sovraniste in Europa, ho la speranza di poter dare una mano a eleggere il più possibile queste persone che si sono messe a disposizione”. Da qui il ringraziamento a tutti i candidati che si sono voluti mettere a disposizione. “Sono stati giorni impegnativi di lavoro, di costruzione fatta davvero con grande attenzione, abbiamo ricevuto tante disponibilita’ di alto livello. Abbiamo approvato le liste senza voti contrari, e questo é un fatto significativo, sono molto contenta di questo risultato”, rivendica Schlein prima di passare alle presentazioni, da Cecilia Strada a Lucia Annunziata, passando per le conferme Brando Benifei e Camilla Laureti. Al Centro devo ringraziare Nicola Zingaretti, che è stato anche segretario del partito, per aver ceduto alle mie insistenze di questi mesi e a maggior ragione lo ringrazio perchè abbiamo bisogno in Europa della presenza di chi sa amministrare bene e ci aiuterà a preparare questa corsa per l’Europa. Camilla Laureti ci aiuterà a tenere insieme tecnologia e transizione green, Marco Tarquinio per una Europa più giusta e di pace, Beatrice Covassi esperta di politiche digitali, Dario Nardella sindaco di Firenze che ringrazio perchè cambia vita dopo anni di amministrazione, Daniela Rondinelli, europarlamentare uscente, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e Umberto Insolera, attivista dei diritti delle persone sorde e avvocato. Al Sud il ringraziamento va a Lucia Annunziata, esperta di politiche internazionali, un impegno su cui possiamo contare. Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Pina Picierno vice presidente del Parlamento Ue, Sandro Ruotolo, giornalista impegnato contro le mafie di ogni tipo. Ci sarà Jasmine Cristallo, volto delle sardine che ha contribuito a mobilitare la nostra gente, e così Alisade che si batte per i diritti delle donne in tutto il mondo. Giuseppina Paterna, giornalista lucana nella segreteria della Basilicata, Francesco Forte, architetto napoletano, Lello Topo già deputato e ora consigliere i Campania, Francesco Todisco, anche lui campano” le parole della segretaria nazionale del Partito Democratico. “Nelle Isole troveremo Antonio Nicita senatore del Pd e vice presidente del gruppo al Senato, si occupa di economia e intelligenza artificiale. Lidia Pilotta, giornalista volto della Rai siciliana impegnata sui temi dei diritti e dei migranti. Pietro Bartolo, persona a cui sono affezionata, medico di Lampedusa che si è speso sempre a difesa di chi arrivava dal mare e lo voglio ringraziare perche’ fa valere il principio che chi entra in Italia entra in Europa. Ci sarà Angela Quaquero, presidente dell’ordine degli psicologi della Sardegna, un ponte necessario per il grande tema della salute mentale delle persone. E poi ci sara’ Peppino Lupo già deputato”, conclude Schlein. “Una squadra bella, forte plurale, di un partito che si apre e cerca le migliori competenze dentro e fuori di sè” ha concluso. Una scelta che, però, non cancella ancora quelle divisioni che sia a livello nazionale, che a livello locale, stanno facendo discutere. Le anime dei Democrat sono tante e spesso in guerra una contro l’altra. E’ successo durante il dibattito per le lste alle Europee ed è accaduto ancora durante le trattative per le elezioni amministrative. Emblematico, ad esempio, il caso di Castellammare, uno dei comuni più grandi che andrà al voto e che ha visto una profonda spaccatura sanarsi solo pochi giorni fa.
CRONACA
23 aprile 2024
Europee, la Schlein candida Picierno, Topo e Ruotolo