Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone
CRONACA
23 aprile 2024
Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone
metropolisweb

Ercolano. Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell’Accademia ad Atene:era situato nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Lo rivela il papirologo GrazianoRanocchia dell’Università di Pisa, presentando alla BibliotecaNazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca ‘GreekSchools’ condotto con il Consiglio Nazionale delleRicerche. La scoperta è racchiusa in mille parole nuove o diversamente lette del papiro contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara.

L’Istituto di scienze del patrimonio culturale e l’istituto di linguistica computazionale «Antonio Zampolli» del consiglio nazionale delle ricerche, l’università di Pisa e la biblioteca nazionale di Napoli hanno organizzano un convegno di medio termine del progetto ERC Advanced Grant 885222-GreekSchools, finanziato dal consiglio europeo della ricerca, presso la prestigiosa biblioteca nazionale «Vittorio Emanuele III» di Napoli.

Il progetto GreekSchools – guidato da Graziano Ranocchia dell’ateneo di Pisa, in collaborazione con il CNR-ISPC, il CNR-ILC e BNN – si propone di pubblicare una nuova edizione commentata della rassegna dei filosofi di Filodemo di Gadara (110 -post 40 a. C.) e di altre opere trasmesse dai papiri carbonizzati di Ercolano.  Questi, sopravvissuti grazie alla celebre eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e ritrovati a metà del Settecento nella sontuosa Villa dei Papiri, sono conservati presso l’Officina dei Papiri Ercolanesi della biblioteca partenopea.

Tra i suoi obiettivi principali GreekSchools ha quello di sviluppare metodi di indagine per la decifrazione e lo studio dei preziosi manoscritti applicando le più avanzate tecniche di diagnostica per immagini oggi a disposizione (imaging ottico nell’infrarosso e nell’ultravioletto, imaging molecolare ed elementale, imaging termico, tomografie, microscopia ottica digital e via dicendo).

Il personale del CNR-ISPC, del CNR-SCITEC e di altri centri di ricerca europei, facendo uso di strumentazioni mobili della piattaforma Molab afferente all’infrastruttura di ricerca europea sull’Heritage Science E-RIHS, applica tecniche non invasive a papiri opistografi e stratificati al fine di leggere il testo inaccessibile sul verso o nascosto all’interno di strati multipli. Combinando queste tecniche d’indagine con i metodi propri della filologia e della papirologia, i docenti e i ricercatori del dipartimento di filologia, letteratura e linguistica dell’università di Pisa stanno producendo un testo critico più solido ed esteso della rassegna dei filosofi di Filodemo attraverso un nuovo sistema editoriale.

Infine, personale del CNR-ILC sta sviluppando un sistema innovativo, web-based, open access, open source e supportato da tecniche avanzate di analisi automatica del testo, finalizzato all’edizione collaborativa in progress dei papiri di Ercolano e, in prospettiva, di altri papiri greci e latini. Il progetto, della durata di sei anni e del valore di circa due milioni e mezzo di euro, si svolge prevalentemente a Napoli.

Le discipline coinvolte sono la papirologia e la paleografia, la filologia classica e la storia della filosofia antica, la fisica e la chimica, la linguistica computazionale e il settore trasversale delle Digital Humanities. Il convegno, articolato in tre sessioni, ha offerto un consuntivo di quanto è stato fatto sinora e una previsione di ciò che rimane ancora da fare per puntare a offrire un nuovo paradigma metodologico a progetti analoghi nel campo delle scienze del patrimonio culturale.