Ercolano. Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell’Accademia ad Atene:era situato nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Lo rivela il papirologo GrazianoRanocchia dell’Università di Pisa, presentando alla BibliotecaNazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca ‘GreekSchools’ condotto con il Consiglio Nazionale delleRicerche. La scoperta è racchiusa in mille parole nuove o diversamente lette del papiro contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara.
L’Istituto di scienze del patrimonio culturale e l’istituto di linguistica computazionale «Antonio Zampolli» del consiglio nazionale delle ricerche, l’università di Pisa e la biblioteca nazionale di Napoli hanno organizzano un convegno di medio termine del progetto ERC Advanced Grant 885222-GreekSchools, finanziato dal consiglio europeo della ricerca, presso la prestigiosa biblioteca nazionale «Vittorio Emanuele III» di Napoli.
Il progetto GreekSchools – guidato da Graziano Ranocchia dell’ateneo di Pisa, in collaborazione con il CNR-ISPC, il CNR-ILC e BNN – si propone di pubblicare una nuova edizione commentata della rassegna dei filosofi di Filodemo di Gadara (110 -post 40 a. C.) e di altre opere trasmesse dai papiri carbonizzati di Ercolano. Questi, sopravvissuti grazie alla celebre eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e ritrovati a metà del Settecento nella sontuosa Villa dei Papiri, sono conservati presso l’Officina dei Papiri Ercolanesi della biblioteca partenopea.
Tra i suoi obiettivi principali GreekSchools ha quello di sviluppare metodi di indagine per la decifrazione e lo studio dei preziosi manoscritti applicando le più avanzate tecniche di diagnostica per immagini oggi a disposizione (imaging ottico nell’infrarosso e nell’ultravioletto, imaging molecolare ed elementale, imaging termico, tomografie, microscopia ottica digital e via dicendo).
Il personale del CNR-ISPC, del CNR-SCITEC e di altri centri di ricerca europei, facendo uso di strumentazioni mobili della piattaforma Molab afferente all’infrastruttura di ricerca europea sull’Heritage Science E-RIHS, applica tecniche non invasive a papiri opistografi e stratificati al fine di leggere il testo inaccessibile sul verso o nascosto all’interno di strati multipli. Combinando queste tecniche d’indagine con i metodi propri della filologia e della papirologia, i docenti e i ricercatori del dipartimento di filologia, letteratura e linguistica dell’università di Pisa stanno producendo un testo critico più solido ed esteso della rassegna dei filosofi di Filodemo attraverso un nuovo sistema editoriale.
Infine, personale del CNR-ILC sta sviluppando un sistema innovativo, web-based, open access, open source e supportato da tecniche avanzate di analisi automatica del testo, finalizzato all’edizione collaborativa in progress dei papiri di Ercolano e, in prospettiva, di altri papiri greci e latini. Il progetto, della durata di sei anni e del valore di circa due milioni e mezzo di euro, si svolge prevalentemente a Napoli.
Le discipline coinvolte sono la papirologia e la paleografia, la filologia classica e la storia della filosofia antica, la fisica e la chimica, la linguistica computazionale e il settore trasversale delle Digital Humanities. Il convegno, articolato in tre sessioni, ha offerto un consuntivo di quanto è stato fatto sinora e una previsione di ciò che rimane ancora da fare per puntare a offrire un nuovo paradigma metodologico a progetti analoghi nel campo delle scienze del patrimonio culturale.