Un nuovo campanello d’allarme per la sicurezza in una città che da diverse settimane sembra essere piombata nuovamente nella morsa dei furti. Stavolta a finire sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine non è un colpo messo a segno all’interno di un appartamento o l’ennesima denuncia per un’auto rubata, gli investigatori si sono ora messi sulle tracce della banda che nei giorni scorsi ha portato via dalla scuola media Giovanni Falcone diversi computer portatili. Un colpo di diverse migliaia di euro, a finire nelle mani dei malviventi i pc portatili arrivati dal ministero dell’istruzione per le cosiddette prove Invalsi, i test di caratura nazionale a cui vengono sottoposti gli studenti delle scuole medie e che servono a misurare in maniera standardizzata, cioè in modo oggettivo e uguale per tutti, alcune competenze fondamentali nelle materie più importanti (come l’italiano, la matematica o l’inglese). Prima degli studenti sono arrivati, però, i ladri che nello scorso fine settimana hanno portato via gli strumenti tecnologici utili ai ragazzi della scuola di Poggiomarino per effettuare le prove. Sul colpo sono concentrate ora le attenzioni da parte delle forze dell’ordine che stanno cercando di riannodare i fili dell’intera vicenda nel tentativo di dare un volto e un nome ai malviventi che si sono introdotti all’interno dell’edificio scolastico e hanno fatto sparire i computer, ad accorgersi di quanto era accaduto sono stati alcuni dipendenti scolastici alla ripresa delle lezioni a inizio settimana, prima dello stop per le festività per la Liberazione. Il colpo all’interno della scuola Falcone rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme di un’emergenza per la sicurezza che da tempo è al centro dei riflettori e a cui la sola possibilità di investire nelle telecamere di videosorveglianza non può rappresentare l’unico deterrente. Una vicenda, quella dei tanti furti delle ultime settimane, capace anche di infiammare il dibattito politico sul territorio. Nelle scorse settimane le forze di opposizione avevano chiesto ai vertici dell’amministrazione comunale di farsi portavoce per chiedere un maggiore pattugliamento del territorio, anche se le risorse – sia nel comando vigili alle dipendenze del Comune, sia per quanto riguarda polizia e carabinieri – restano esigue. A tal proposito i consiglieri di centrosinistra avevano annunciato la volontà di presentare un documento attraverso cui chiedere un presidio di polizia di Stato sul territorio poggiomarinese che possa coadiuvare carabinieri e polizia municipale nel controllo del territorio.
CRONACA
28 aprile 2024
Raid a scuola a Poggiomarino, rubati i pc per le prove Invalsi