Si è tenuta oggi presso il Complesso Monumentale Santa Maria la Nova, l’iniziativa promossa da Antonio Marciano, della Direzione Metropolitana del Partito Democratico, per un confronto sull’ultimo rapporto SVIMEZ che fotografa un preoccupante spopolamento del Sud e sul Disegno di Legge Calderoli che rischia non solo di aggravare questa tendenza ma di minare definitivamente il futuro del Sud e dunque del Paese. L’incontro, coordinato da Mimmo Esposito dell’Associazione FiancoaFianco, ha visto la partecipazione del Vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, di Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ, di Carlo Marino, Presidente ANCI Campania, di Stefania Colicelli, dirigente scolastico e Lella Messina, Segretario Generale Filctem-CGIL Napoli e Campania. “Il futuro del Sud rischia di essere schiacciato nella stretta tra autonomia differenziata e calo demografico – ha dichiarato Antonio Marciano nella sua introduzione – siamo in un passaggio decisivo per il destino del Mezzogiorno e dell’unità del Paese. Per il Sud servono più servizi alle persone, più investimenti sul giovane capitale umano, più infrastrutture materiali ed immateriali, più opportunità di vita e di lavoro, più politiche per la famiglia e di sostegno alla natalità. Tutto il contrario di quello che prevedono il DDL Calderoli ed il governo delle destre” – ha concluso Marciano.”Nessuna soluzione agli storici divari tra nord e sud del paese è immaginabile al di fuori del contesto di integrazione europea e di rafforzamento del partenariato euromediterraneo – ha affermato Pina Picierno, Vicepresidente del Parlamento europeo e candidata con il Pd nella circoscrizione Meridionale alle prossime elezioni europee – l’impegno per lo sviluppo delle regioni e delle città del sud, il contrasto al disegno dell’autonomia differenziata voluto dalla Lega, la promozione dei giovani e delle donne che studiano, lavorano, fanno impresa, sono il cuore della nostra iniziativa politica e la ragione sociale del Partito democratico”.Adriano Giannola: “Il disegno di legge Calderoli è pericolosissimo non tanto perché propone l’autonomia rafforzata, ma per come la vuole fare, ricorrendo ad una procedura truffaldina. La mancata definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni a garanzia dei diritti civili e sociali è prevista come condizione preliminare per dare attuazione alla possibilità di forme di autonomia. Nell’impossibilità di definire e finanziare i LEP, a Calderoli preme di avviare comunque e subito un percorso irreversibile su tutte le materie assegnando le risorse in base alla legge vigente, cioè sulla base della spesa storica, un criterio di ripartizione della spesa pubblica, fortemente penalizzante per il Sud”. Carlo Marino: “Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per contrastare questo sciagurato provvedimento, che danneggia pesantemente il Mezzogiorno d’Italia, sottraendogli risorse fondamentali e aumentando il gap tra il Nord e il Sud del Paese. I Comuni meridionali saranno i primi a pagare le conseguenze di questa misura, che renderà quasi impossibile erogare perfino i servizi essenziali ai cittadini”.
CRONACA
30 aprile 2024
Lotta all’autonomia differenziata: un confronto a Napoli