Scafati. Richiamati a rimuovere rifiuti pericolosi dalla strada che loro stessi avevano depositato. E quando vennero ulteriormente sollecitati non esitarono di minacciare il comandante della Polizia locale di Scafati Salvatore Dioniso dopo che gli agenti e lo stesso ufficiale avevano scoperto lo smaltimento illecito di merce speciale e pericolose.
Processo per un’intera famiglia scafatese. Padre di 57 anni, madre di 54 e figlia di 32 anni tutti residenti nella città dell’Agro e tutti assistiti dall’avvocato Elvira Schioppa. Dovranno presentarsi in aula tra qualche giorno davanti al giudice monocratico del palazzo di giustizia nocerino Giuseppe Ravotti.
I fatti oggetto di contestazione da parte della Procura riguardano l’agosto del 2021 quando padre, figlia e moglie furono scoperti a depositare in strada rifiuti speciali e alcuni ritenuti anche pericolosi e trasportati probabilmente dall’abitazione degli imputati e a bordo di un furgone Ducati contenente vasca da bagno, forno, pentole, sgabello in disuso: tutto materiale che doveva essere depositato nell’area antistante della società Acse in via Diaz a Scafati in violazione delle norme ambientali. Furono scoperti dagli agenti del comando di via Melchiade e quel giorno il 21 agosto del 2021, in strada c’era anche l’allora comandante Salvatore Dionisio verso il quale partirono minacce del tipo “ti devo far togliere la divisa, ti devo strappare la camicia. Sto s…”.
Il capitano fu bersagliato di insulti solo perchè “ottemperava ai propri obblighi” scrive il pubblico ministero del Tribunale nocerino nella sua citazione diretta per i tre imputati. Il tutto si sarebbe consumato in strada e sotto gli occhi di alcuni passanti. A quel punto gli stessi caschi bianchi fecero partire una denuncia che poi è arrivata sulla scrivania della Procura nocerina che ha chiesto ed ottenuto il decreto di citazione diretta a giudizio con processo che prenderà il via il 13 maggio .
Oltre all’ex capitano Salvatore Dioniso (non lo è più dal giugno del 2023), parte offesa nel procedimento penale è stato individuato anche il Comune di Scafati. In un’altra occasione lo stesso ufficiale era stato aggredito da un 40enne anche lui finito a processo come l’intera famiglia che il 13 maggio sara’ davanti ai giudici nocerini.
@riproduzione riservata