Ercolano. Una grande festa, con due ospiti d’eccezione: il governatore Vincenzo De Luca e l’ex premier Matteo Renzi. Aperta ai cittadini piazza Carlo di Borbone, un’area di 5.000 metri quadrati affacciata sugli Scavi e realizzata grazie al partenariato tra il Comune e il Packard Humanities Institute. Dopo un passato buio, torna a nuova vita un’importante zona della città, luogo di incontro tra turisti e residenti. «Piazza Carlo di Borbone non è solo un’opera di rigenerazione urbana, ma rappresenta un’opera di riqualificazione sociale iniziata nel 2014 con il sostegno del parco archeologico e di un filantropo a cui non smetteremo mai di dire grazie», le parole del sindaco Ciro Buonajuto. «Il futuro di Ercolano sta nel turismo, nella cultura e nella legalità. E questa piazza diventerà un luogo-simbolo della nostra comunità – ha proseguito il leader locale di Italia Viva – Vedere tanti cittadini, in particolare adolescenti e bambini, rappresenta la più bella vittoria per tutta Ercolano». Il primo cittadino ha ricordato poi l’omicidio di Salvatore Barbaro, vittima innocente della faida tra clan all’ombra del Vesuvio, ammazzato per errore nel 2009 proprio a pochi passi dalla nuova piazza intitolata a Carlo di Borbone.
Il bordate di De Luca
All’evento ha partecipato anche il governatore regionale Vincenzo De Luca, in prima fila al «battesimo» della piazza realizzata con i fondi Pics della Regione Campania. «Si tratta di un intervento straordinario perché tiene insieme cultura, archeologia, ambiente, turismo. Siamo veramente orgogliosi – le parole del presidente del consiglio regionale -. C’è stata una collaborazione anche con enti benefici americani che hanno consentito l’abbattimento di alcuni immobili. Poi, con i fondi della Regione abbiamo realizzato questa bellissima piazza, inserita in un programma di valorizzazione di tutto il litorale della provincia di Napoli». Al termine dell’inaugurazione, Vincenzo De Luca non ha risparmiato una stoccata a Francesco Sirano – direttore del parco archeologico di Ercolano – grande assente al taglio del nastro: «Mi hanno detto che sono andati insieme a Times Square», ha ironizzato il governatore. Secondi voci di corridoio, l’assenza di Francesco Sirano – regolarmente invitato all’evento – sarebbe legata a una telefonata partita dal ministero della cultura legata proprio alla presenza di Vincenzo De Luca. Tra il governatore della Campania e ministro Gennaro Sangiuliano non corre buon sangue e i due – in varie occasiioni – non si sono risparmiati frecciate e attacchi frontali. Il governatore ha voluto rimarcare con i cronisti l’assenza, ironizzando sul lapsus del ministro che aveva confuso la celebre piazza di New York con Piccadilly Circus. Nel suo intervento in piazza, il presidente della Regione Campania si è poi scagliato nuovamente contro il Governo: «Questa piazza è dedicata a Carlo di Borbone, uno degli esponenti di una dinastia che ha governato anche il Sud del nostro Paese. Contro quella dinastia i giovani dell’Italia a metà dell’Ottocento hanno combattuto per realizzare l’unità d’Italia, la stessa unità d’Italia che in questo momento il Governo sta provando a distruggere con l’autonomia differenziata».
Il plauso di Renzi
Parole ascoltate con attenzione dall’ex premier Matteo Renzi, lo storico padrino politico del sindaco Ciro Buonajuto. «Oggi è un giorno di festa non solo per Ercolano, ma per l’intera comunità italiana perchè ciò che ha fatto il sindaco in quest’area è straordinario – il plauso del leader nazionale di Italia Viva, impegnato in un tour elettorale per le Europee in provincia di Napoli -. Quelli che erano edifici che bloccavano la bellezza del territorio, diventano una piazza e questo porta al recupero di tutto il territorio di Ercolano e apre il rapporto tra gli Scavi e la comunità». Un ulteriore sprint per il completo rilancio della città degli Scavi ottica turistica e non solo. «Questo – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – porta al recupero di tutto il territorio di Ercolano. È esattamente ciò che Ciro Buonajuto ha fatto in questi anni, cercando di dire che con la cultura si costruisce bellezza e si combattono l’illegalità e l’insicurezza. Gli Scavi non sono più una cosa staccata da Ercolano, ma sono collegati a Ercolano. Per me è un momento di grandissima gioia essere insieme al sindaco, al presidente Vincenzo De Luca, a tutti gli amici che sono qua perché è la dimostrazione che il disegno che Ciro Buonajuto ha sempre portato avanti è il disegno che serve a Ercolano, che serve al territorio di Napoli, che serve al Mezzogiorno, che serve all’Italia». L’apertura di piazza Carlo di Borbone rientra in un progetto più ampio e che interessa l’intera area di via Cortili-via Mare e che sarà inaugurato a breve.
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