“Guardiamo con molte attenzione alle elezioni di Castellammare e Torre Annunziata”. Nello D’Auria, sindaco di Gragnano e segretario nazionale dell’associazione nazionale comuni italiani, non ha nascosto la sua apprensione per le amministrative che si terranno a Torre Annunziata e Castellammare. Le due città del comprensorio, come ricordato dal direttore di Metropolis Raffaele Schettino, torneranno al voto dopo due anni di commissariamento. Le giunte Vincenzo Ascione di centrosinistra e quella di centrodestra a guida Gaetano Cimmino, subirono nel 2022, a distanza di un mese, il provvedimento dello scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata. L’8 e il 9 giugno i cittadini sceglieranno i due futuri sindaci che avranno il compito di far rinascere due realtà estremamente importanti per il territorio. “Territorialmente abbiamo questa idea, quella di valorizzare i territori amministrandoli al meglio e cerchiamo di declinarla ad ogni realtà- ha detto Nello D’Auria- I nostri sono territori difficili, e fare il sindaco è complesso, ma il lavoro più bello che c’è. Per noi di Gragnano è importante l appuntamento di Castellammare. Abbiamo sentito la mancanza di una Castellammare forte durate il mio mandato. Lavorando sinergicamente, possiamo realizzare un qualcosa di unico. Gragnano è una città viva, perché abbiamo consapevolezza di essere un grande città, un grande territorio. Questo è l’augurio che faccio a Torre Annunziata e Castellammare”. Gragnano è uno dei comuni che si è schierato contro l’autonomia differenziata, temendone le conseguenze per il benessere delle città. A tal proposito è intervenuto Matteo Renzi che nella stessa giornata ha fatto tappa a Napoli e a Ercolano per l’inaugurazione della nuova Piazza Carlo di Borbone: “Io non credo che faranno qualcosa, il governo fa solo chiacchere-ha detto Renzi che ha aggiunto- Meloni e il suo governo non hanno portato a casa nulla lanciando solo slogan senza fare riforme. L’autonomia differenziata non si farà”.
CRONACA
8 maggio 2024
Nello D’Auria aspetta le amministrative: «Stabia e Torre, servono sindaci forti»