Portici. “Seicento bambini da gennaio sono stati privati del supporto di un neuropsichiatra infantile all’Asl Napoli 3 Sud – Distretto 34 di Portici, una vicenda scandalosa che coinvolge minori affetti da malattie dello spettro autistico o con gravi disabilità. Questa mattina ho partecipato al flash mob organizzato dalle mamme dei bambini coinvolti davanti alla sede del Consiglio regionale per supportare una protesta sacrosanta”.
Così, in una nota, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello. “Il distretto ha un bacino di utenza di circa 600 bambini e a tutt’oggi non è stato introdotto nella pianta organica un nuovo specialista per il servizio sanitario pubblico. Bambini e famiglie sono stati dirottati presso le sedi Asl di Cercola e San Giorgio a Cremano, dove i neuropsichiatri infantili sono già al collasso per soddisfare l’utenza – spiega – Ho già presentato un’interrogazione urgente alla giunta regionale, coinvolto il garante dei disabili e dell’infanzia e avuto interlocuzioni con il direttore del dipartimento di psichiatria dell’Asl Napoli 3 sud per trovare una soluzione ad una situazione che sta comportando gravissimi disagi alle famiglie e ai piccoli pazienti. Dopo il nostro intervento l’Asl ha inviato temporaneamente due specialisti per un totale di due giorni a settimana ma non è assolutamente sufficiente”.
“La diagnosi del neuropsichiatra infantile è fondamentale per ottenere il piano terapeutico, che include la prescrizione di farmaci, il supporto educativo nelle scuole, l’adattamento del percorso scolastico, nonché le attività psicomotorie necessarie per il benessere dei giovani pazienti al di fuori dell’orario scolastico. L’assenza dello specialista ha trasformato la vita di queste famiglie in un autentico calvario. L’amministrazione regionale deve fornirci un quadro chiaro e completo delle figure professionali che mancano – conclude Saiello – bandire con solerzia nuovi concorsi a tempo indeterminato o prevedere un avviso pubblico a tempo determinato per sopperire, nell’immediato e stabilmente, alla mancanza di specialisti in neuropsichiatria infantile”.