Un vertice interministeriale per valutare eventuali interventi nell’area dei Campi Flegrei. Domani pomeriggio a Palazzo Chigi il premier Giorgia Meloni aprira’ una finestra su queste ultime 24 ore di grande tensioni vissute dai cittadini che vivono nei Campi Flegrei e dai napoletani dei quartieri a ridosso della zona di interesse sismico. Sara’ l’ultimo di una serie di incontri istituzionali che hanno scandito la giornata di oggi, quella piu’ calda dopo il terremoto di magnitudo 4.4 registratosi alle ore 20.10 di ieri e con epicentro ai Campi Flegrei. Una scossa molto forte, la piu’ forte degli ultimi 40 anni. A Pozzuoli si e’ registrata la caduta di calcinacci, crepe si sono aperte nei palazzi. Trentasei nuclei familiari sono stati sgomberati in via precauzionale. Evacuato, sempre in via precauzionale, il carcere femminile di Pozzuoli: le detenute sono state trasferite. Il sottosegretario di Stato al Mit Tullio Ferrante ha spiegato che sono in corso “approfondite verifiche relative alle infrastrutture e al sistema dei trasporti”. Sono in corso, ha aggiunto Ferrante, “ispezioni presso edifici statali, tra cui l’istituto penale per minori di Nisida e il carcere femminile di Pozzuoli”. Sempre a Pozzuoli, ma anche a Quarto, sono in corso verifiche negli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
A Napoli gli accertamenti hanno interessato solo le scuole ricadenti nella IX e X Municipalita’ (ossia i quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura e Soccavo), che oggi sono rimaste chiuse ma domani riapriranno. In modo particolare l’attenzione del Comune si e’ concentrata sulla scuola Madonna Assunta che e’ proprio a ridosso dell’area piu’ calda: “Neanche i libri sono caduti per terra”, ha osservato l’assessore con delega alla Protezione civile del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, nel punto stampa tenutosi nella sala giunta del Comune di Napoli. Proprio l’assessore ha illustrato la mappa del rischio sismico stilata per il decreto 140 sui Campi flegrei, spiegando che la zona piu’ critica e’ quella gialla, ed “e’ la zona dove c’e’ maggiore bradisismo”. “Questa zona – ha spiegato Cosenza – contiene Pozzuoli e un pezzetto piccolo di Bagnoli-Agnano”. Tutto intorno c’e’ una zona azzurra: “E’ una zona di interesse sismico nella quale si stanno facendo le analisi di vulnerabilita’ degli edifici”, ha detto Cosenza. “Al di fuori di questa zona il Governo e la Commissione grandi rischi non ritengono che gli eventi bradisismi possano portare effetti significativi sulle costruzioni – ha spiegato l’assessore -. E’ ovvio che le vibrazioni si sentono anche lontano. Da questa zona e’fuori la Mostra d’Oltemare, l’ospedale San Paolo, e’ fuori viale Augusto, e’ fuori lo Stadio, e’ fuori Posillipo. Nella zona ci sono solo la zona della X municipalita’ e pezzettini di IX Municipalita’”. Dunque, e’ la conclusione di Cosenza: “Paura si’, perche’ e’ comprensibile ma azioni sismiche no”.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha invece sgomberato il campo da un’altra grande preoccupazione della popolazione: “Al momento un rischio eruttivo non c’e’ perche’ non e’ stato segnalato da nessuno degli indicatori dell’Ingv. Facciamo gli scongiuri – ha detto facendo il gesto delle corna -, dall’eruzione siamo lontani mille anni. Quanto al fenomeno bradisismico, Manfredi ha evidenziato che “la crisi sismica, rientra nei dati previsti: quindi non e’ una scossa anomala, e’ purtroppo quella che ci aspettiamo. Una magnitudo 4.4 e’ una tra le piu’ alte all’interno di questa crisi ma e’ possibile”. Quindi ha sottolineato che “siamo in una fase che puo’ continuare per mesi” e, pertanto, ha invitato i cittadini a non “farsi prendere dal panico”. Per il sindaco e’ dunque determinante una corretta informazione: «La cosa piu’ difficile e’ riuscire a informare i cittadini, perche’ i cittadini devono sapere tutto ma al tempo stesso bisogna evitare le fake news: stanotte ho sentito parlare di esplosioni di gas, di frane, cose ovviamente false – ha detto Manfredi -. Noi dobbiamo dire tutto ma dobbiamo dire le cose vere. Bisogna evitare che ci siano speculazioni da persone che ci vogliono danneggiare”. Sulla necessita’ di informazione corretta e consapevole e’ intervenuto anche il prefetto di Napoli Michele Di Bari che ha tenuto ben due punti stampa, uno di mattina e uno di pomeriggio: “Paure e panico devono essere lontani da questo fenomeno – ha detto -. Dobbiamo lavorare molto anche sull’educazione comportamentale, perche’ quanto piu’ l’informazione giunge vicino al cittadino, tanto piu’ i comportamenti sono razionali. Inoltre una informazione corretta e’ il presupposto essenziale perche’ poi in caso di emergenza la paura e il panico si affievoliscano sempre di piu'”.