Poggiomarino/Scafati. Lacrime, rabbia, disperazione e malore per l’ultimo saluto ad Alessandro Panariello, il 22enne operaio morto sette giorni fa a Scafati mentre stava lavorando a una facciata di un edificio da ristrutturare in via Melchiade. Colpito da una lastra d’acciaio che gli ha tranciato di netto la gola, lo sfortunato operaio (che lavorava a nero presso una ditta di Boscoreale) ha perso la vita quasi subito.
“Volevo vederti felice e sposato invece sono qui a celebrare il tuo funerale” ha detto mamma Flora tra lacrime e un dolore immenso. Non ha retto all’emozione invece il compagno della donna (vedova da anni) che ha avvertito un malore mentre i tava officiando il rito funebre nella chiesa Sant’Antonio da Padova in via de Marinis a Poggiomarino. Soccorso dai presenti, l’uomo è stato trasferito presso un vicino presidio ospedaliero per le cure del caso.
Toccante l’omelia affidata al parroco don D’Andria che ha avuto parole di conforto soprattutto per la giovane madre e la fidanzata dello sfortunato Sandro Panariello “che lui possa vegliare i suoi cari dal mondo dei giusti”.
Gli amici di sempre del 22enne lo hanno voluto ricordare con tante dediche e dei palloncini che hanno lasciato volare in cielo. “Ti accompagneranno in questo viaggio per l’eternita’ caro Alessandro e sappi che non ti dimenticheremo mai”. Le parole dei coetanei distrutti dal dolore.
Tra i tanti presenti in chiesa c’erano anche i sindaci di Scafati Pasquale Aliberti che fu il primo a esprimere cordoglio dopo aver saputo della tragedia avvenuta a quattro passi dal palazzo sede del Comune e il collega primo cittadino di Poggiomarino Maurizio Falanga (con il comandante della polizia locale) che è intervenuto come aveva già fatto dopo aver appreso nella giornata di venerdì scorso la notizia del decesso dello sfortunato Panariello.
E ancora una volta Falanga ha rimarcato come “sia possibile nel 2024 avvengano tragedie simili, tutto ciò è inaccettabile per una societa’ civile come quella nostra. E spero che venga fatta giustizia per questo sfortunato giovane”. Un commento che ha trovato d’accordo gli avvocati dello studio Forensis Russo e Caracciolo (che assistono madre e fidanzata della vittima nel procedimento penale a carico di 5 indagati) entrambi presenti ieri pomeriggio in chiesa per “mostrare vicinanza a questa famiglia lacerata da un immenso dolore”.
La salma di Alessandro Panariello sara’ tumulata nella giornata di oggi presso il cimitero di Poggiomarino dopo le scene di strazio di ieri pomeriggio “Non te ne andare, non lasciarmi sola” ha continuato a urlare disperata la madre che abbracciava stretto il feretro. Tra tre mesi saranno resi noti gli esami dell’autopsia effettuata mercoledì presso l’obitorio dell’Umberto I a Nocera Inferiore anche se la ferita inferta dalla lastra di acciaio che l’aveva travolto mentre l’operaio stava tirando la fune di una carrucola per sollevarla non lascia spazio ad altre ipotesi.