Voto di scambio con probabili pressioni e condizionamenti, anche da parte della criminalità organizzata: è questa la denuncia inquietante presentata dal candidato sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Sangiovanni, al prefetto di Napoli Michele Di Bari e condivisa ieri pomeriggio in una conferenza stampa nel quartier generale del comitato elettorale del primario del Cotugno in lizza alle prossime comunali con una coalizione di cinque liste civiche. Sangiovanni ha espresso le sue preoccupazioni sullo scenario agghiacciante che mina la trasparenza e la legalità delle elezioni che si terranno l’8 e il 9 giugno prossimo, scenario che da qualche settimana avvolge il clima politico nella città vesuviana che torna alle urne dopo uno scioglimento per infiltrazioni mafiose. Ad inquinare il voto la presunta compravendita di voti che in queste ore alcuni candidati starebbero mettendo in campo pur di conquistare preferenze utili a ottenere un seggio in consiglio. Il candidato ha denunciato la possibilità dei condizionamenti della criminalità organizzata. «Chiediamo al prefetto di intervenire subito – ha spiegato Sangiovanni – una valutazione dettagliata dei candidati di tutte le liste, al fine di individuare eventuali rapporti di parentela e contiguità con soggetti pregiudicati e con i clan locali». Accuse pesanti che con coraggio Sangiovanni porta a galla: «Appena avremo una prova certa ed ufficiale ci recheremo in caserma a denunciare, senza paura, ma per il bene dei nostri concittadini che non meritano questo». Poi aggiunge: «Ho il dovere di proteggere i candidati e i miei concittadini – dice – questo è il peso che porto, ecco perché ho fatto questa missiva senza alcun timore ma con l’obiettivo di ricalcare il principio di trasparenza, di legalità: un buon governo deve avere come basi questi principi fondamentali». Sangiovanni teme che i candidati impresentabili e le loro parentele con i clan possano influenzare il voto, fare pressioni ai cittadini pilotando così la scelta elettorale. Poi lancia una sfida ai suoi competitor: «Abbiate coraggio e soprattutto se davvero ci tenete ai vostri concittadini ritiratevi dalla corsa elettorale: siete impresentabili. La politica è un arte nobile e voi invece dimostrate ancora una volta il vostro attaccamento alla poltrona, altrimenti non sareste così ostinati nel voler scendere in campo ancora una volta: dov’è la vostra etica, la vostra moralità». Condivide infine le sue tappe nei rioni: «Sto incontrando tantissimi cittadini, ogni sera faccio un breefing con i miei candidati, sono un candidato presente e quando vedo e sento che qualcuno sta portando avanti la compravendita di voti pur di diventare consigliere o sindaco capisco che è tempo di cambiare, di frenare questo scenario perché non loretano i sangiuseppesi, non lo meritano i giovani, i professionisti».
CRONACA
26 maggio 2024
San Giuseppe Vesuviano, l’allarme di Sangiovanni al prefetto: «Rischio voto di scambio»