Castellammare. Agguati di camorra nel 2009: 6 arresti, presi anche i mandanti dell’omicidio del consigliere comunale Pd Gino Tommasino. Ordinanza di custodia cautelare per Vincenzo D’Alessandro, Paolo Carolei, Sergio Mosca, Michele Massa, Antonio Lucchese, Catello Romano.
I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia partenopea (pm Giuseppe Cimmarotta) a carico di 6 persone, presunte appartenenti al clan D’Alessandro.
Dopo 15 anni, risolti quattro omicidi di camorra avvenuti a Castellammare di Stabia. Già definitive le condanne per i collaboratori di giustizia Salvatore Belviso, Renato Cavaliere e Raffaele Polito, e per il baby killer Catello Romano, oggi in manette i presunti mandanti dell’agguato ai danni di Tommasino, ucciso il 3 febbraio 2009. Secondo l’Antimafia Vincenzo D’Alessandro e Sergio Mosca sarebbero i mandanti dell’omicidio del politico stabiese. Oltre ai presunti mandanti dell’omicidio del consigliere comunale di Castellammare di Stabia Gino Tommasino, i carabinieri e la Dda hanno risolto altri due agguati di camorra avvenuti 15 anni fa in provincia di Napoli. Catello Romano, unico del commando che uccise il politico PD a non aver collaborato con la giustizia, nella sua tesi di laurea in carcere – all’epoca dei fatti 18enne e con la tessera del Partito Democratico in tasca – nei mesi scorsi aveva confessato il duplice omicidio di Carmine D’Antuono eFederico Donnarumma, quest’ultimo ammazzato da innocente semplicemente perché aveva visto in faccia il killer. L’agguato fu consumato a Gragnano, la mattina del 28 ottobre 2008. Paolo Carolei (da ieri in carcere), Catello Romano, Michele Massa e Antonio Lucchese sono ritenuti i mandanti ed esecutori di quest’ultimo omicidio. Risolto anche l’omicidio dell’ex operaio Antonio Vitiello, ucciso il 5 gennaio 2009 lungo la strada Panoramica verso Sorrento, e trovato privo di vita nei pressi della sua auto.