Torre del Greco. È stato un autentico bagno di folla quello che ha accolto il candidato alle Europee del Pd Lello Topo per la convention dem organizzata all’hotel Poseidon. Una prova di forza arrivata a una settimana esatta dal voto che consentirà di cambiare il Parlamento di Strasburgo. Parlamento a cui, non è un mistero, sogna di essere anche Topo, di fatto candidato della maggioranza del gruppo regionale dei Democrat.
“Da Torre del Greco ci aspettiamo una risposta importante in questa campagna elettorale” ha esordito il capogruppo Pd al centro direzionale Mario Casillo. In prima fila i vertici del partito a palazzo Baronale: il vicesindaco Michele Polese e il capogruppo Vittorio Guarino. In sala anche Olimpia Viscovo.
Al tavolo il segretario cittadino Salvatore Romano e il sindaco Luigi Mennella, tornato a parlare della diatriba con il candidato sindaco di Firenze Schmidt: “Chi non conosce Torre del Greco non ha il diritto di citarla a vuoto”. Sulla stessa onda il segretario provinciale Giuseppe Annunziata: “Firenze se lo sogna il mare di Torre del Greco”.
Il colpo di teatro lo fa Loredana Raia, che ha coordinato i lavori, che ha fatto intervenire telefonicamente il sindaco di Firenze Dario Nardella. Ad ascoltarlo.doversi amministratori locali, a cominciare dai sindaci Carmine Losapio (Pompei), Giorgio Zinno (San Giorgio a Cremano) e Antonio Russo (San Gennaro Vesuviano).
Prima dell’intervento finale l’accorato appello di Loredana Raia: “Bisogna scongiurare l’astensionismo, che rischia di premiare la destra e di fare perdere quei diritti per i quali abbiamo lottato e lottiamo tutti i giorni”.
A chiudere i lavori l’ex consigliere regionale e deputato e aspirante parlamentare europeo Lello Topo: “Bisogna convincere gli scettici, il nostro peggiore nemico è il non voto. L’importanza dell’Europa unita l’abbiamo vista col Covid. È una Europa coesa è importante per rispondere alla guerra. L’elezione dell’8 e 9 giugno è poi importante per dare una risposta a questo anno e mezzo di governo che sta lavorando per una legge che vuole dare forza ad una parte del Paese. E questo solo per fare prendere un pugno di voti in più ad una parte politica. Noi non possiamo accettare la divisione dell’Italia e il voto, le matite sono le armi più importanti”.