“Al presidente del Consiglio, come ho detto, da oggi in poi rivolgo una sola domanda: quando sblocchi i 6 miliardi di euro a vantaggio dei cittadini campani? Tutto il resto sono chiacchiere inutili. Un anno di tempo perso. Arriveremo comunque alla fine di giugno, augurandoci che rispettino perlomeno le sentenze del Consiglio di Stato. Ci arriveremo, avendo perso un anno, ma ci arriveremo comunque”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, parlando all’inaugurazione dei lavori per la realizzazione di un ospedale di comunità ad Arzano, in provincia di Napoli. “Stiamo combattendo da un anno per sbloccare i fondi sviluppo e coesione – ha spiegato De Luca – 6 miliardi di euro della Regione Campania. Il 3 agosto 2023 è stato fatto il riparto, avremmo avuto un anno di tempo per aprire cantieri come questo, ma siccome abbiamo un governo totalmente inefficiente e inconcludente, con qualche furbizia in termini di discriminazione politica, abbiamo perso un anno. Abbiamo avuto ragione al Tar Campania, abbiamo avuto ragione al Consiglio di Stato e ancora non si decidono a siglare l’accordo di coesione che la Regione Campania ha mandato a Roma l’11 ottobre 2023. Sono 6 miliardi di euro bloccati dal Governo nazionale che in questo Governo parla di tutto, meno che delle cose concrete di cui deve parlare”. De Luca è anche intervenuto sul tema delle liste d’attesa. “Sull’abbattimento delle liste di attesa si stanno inventando un’altra frottola propagandistica. Erano partiti già la settimana scorsa annunciando che avrebbero fatto un grande progetto per abbattere le liste, e i soldi? I soldi non ci sono. Discuteranno in Consiglio dei ministri, ci vorrebbero 4,5 miliardi di euro per abbattere le liste d’attesa, ma non hanno neanche 300 milioni di euro” le parole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Si sono inventati un’altra ‘scienziateria’ – ha aggiunto De Luca – dicendo che coinvolgeranno i privati. In Campania noi abbiamo già realizzato la Centrale unica regionale per destinare i cittadini che chiedono una prestazione nella struttura ospedaliera più vicina, se non c’è la struttura pubblica, nella struttura privata più vicina al luogo di residenza. Noi coinvolgiamo le strutture private convenzionate e quindi le prestazioni ambulatoriali e di laboratorio sono sulla base delle tariffe fissate dal sistema sanitario nazionale. Se loro dicono ‘coinvolgiamo i privati’ a prezzo di mercato, significa che un qualunque laboratorio privato ti chiede 500mila euro per una risonanza magnetica e tu devi pagare. E con quali soldi? Questo è il problema su cui si sono imballati. Non hanno i soldi. Il pericolo è che utilizzino i soldi del Fondo sanitario nazionale per fare quest’altra operazione di propaganda politica prima delle elezioni. È qualcosa di sconvolgente” le parole di Vincenzo De Luca.
CRONACA
4 giugno 2024
De Luca, sui fondi Fsc diktat a Meloni: «Firma entro giugno»