La proposta per istituire il salario minimo anche a Palma Campania arriva in consiglio comunale. La discussione sarà affrontata quest’oggi nel corso della seduta in programma nel pomeriggio in cui, al vaglio dell’assise è prevista anche l’approvazione del Rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2023. Un confronto che vedrà ancora una volta contrapposte la maggioranza, orfana del sindaco Nello Donnarumma, e le forze di opposizione che hanno firmato la mozione che sarà discussa in aula. «Crediamo fermamente in questa iniziativa e crediamo che la maggioranza non debba sottrarsi a questo tipo di provvedimento», spiega il leader della minoranza Domenico Rainone. «Questo progetto potrebbe rappresentare un cambiamento epocale e radicale per il nostro Comune», spiegano i componenti del gruppo consiliare Palma di Tutti e Liberi e Forti. «Intendiamo istituire il salario minimo legale comunale a 9 euro l’ora inderogabile (salvo trattamenti favorevoli) per tutti i lavoratori dipendenti di cooperative e aziende che lavorano in sub appalto appalto e concessione con il Comune di Palma Campania. Lavoratori e lavoratrici impiegati nelle mense scolastiche, lavoratori edili, operatori ecologici. Queste sono solo alcune delle categorie a cui si può migliorare la vita». Sarebbe una svolta per il territorio di Palma Campania dove insistono numerose attività produttive e artigianali: «Possiamo scrivere la storia. Possiamo far fare a Palma Campania un grande passo avanti verso la giustizia sociale, incidendo positivamente sulla qualità della vita e sulla capacità di spesa di ogni lavoratore coinvolto, non prendendo nemmeno un euro dal bilancio comunale», il commento dei firmatari della mozione. «Questo provvedimento è stato già adottato da Comuni come quello di Bacoli, Napoli, Firenze e Milano». Infine l’appello lanciato alle forze di maggioranza, servirà convincere i vertici della squadra di governo locale per far passare il provvedimento: «Per ottenere il salario minimo a Palma Campania serviranno i voti favorevoli della maggioranza che speriamo non si chiuda in se stessa e che non faccia ostruzionismo ad un vero e proprio atto rivoluzionario».