Torre del Greco. Presidenti con le mani incrociate davanti alle urne, scrutatori all’esterno dei seggi a ingannare il tempo e neanche l’ombra di un elettore.
È stata la noia la grande protagonista del primo giorno di votazioni per il rinnovo del parlamento europeo a Torre del Greco.
L’affluenza nella quarta città della Campania è stata la più bassa (6.90%) tra i Comuni della provincia di Napoli, a conferma del «distacco» dei cittadini dalla politica dopo lo scandalo del voto di scambio del 2018.
In generale in Campania (11.71%) registrata un’affluenza di tre punti inferiore rispetto alla media nazionale (14.64%) con la provincia di Napoli (10.95%) fanalino di coda alle spalle di Avellino (13.32%), Caserta (12.70%), Salerno (12.19%) e Benevento (11.63%).
Nel circondario sud di Napoli il record di elettori nel primo giorno delle Europee è stato registrato a Casola – il paesino del Lattari al voto anche per le comunali – con il 33.20%, mentre nei comuni sciolti per camorra e chiamati alle urne per la scelta del nuovo sindaco l’affluenza è stata decisamente positiva anche per le Europee: a Castellammare ha votato il 21.26% degli aventi diritto, percentuale leggermente superiore a Torre Annunziata (20.75%). Un elettore su quattro (25.39%) ha, invece, già votato a San Giuseppe Vesuviano.
Oggi (fino alle 23) seconda e ultima giornata di chiamata alle urne prima dell’inizio dello spoglio per la definizione del nuovo parlamento europeo.