«Chiedo scusa a chi giustamente s’è sentito offeso. Ho sbagliato e non cerco giustificazioni. La mia è stata una battuta infelice, fatta in un contesto privato, carpita con l’inganno e diffusa da chi evidentemente aveva già pensato di architettare questa colossale trappola alla vigilia del voto». Carmine Alfano, candidato sindaco dell’Alleanza Straordinaria a Torre Annunziata, impegnato nel ballottaggio contro Corrado Cuccurullo, risponde così nella giornata più dura della sua lunga campagna elettorale.
L’Espresso ha diffuso alcuni audio «rubati» durante una serie di incontri tra il professore di chirurgia plastica e alcuni suoi specializzandi presso la Scuola di specializzazione in chirurgia plastica all’università di Salerno. Audio nei quali il professore usa frasi decisamente forti per imporre le sue regole e le sue visioni e che, in un paio di casi specifici, consegnano un’immagine poco lusinghiera del candidato sindaco sul tema della discriminazione di genere.
«I ricchioni li dovremmo mettere nei forni crematori di Cava», dice riferendosi alle strutture di cremazione dei defunti. Una frase choc che indigna e provoca una serie di messaggi di protesta. Il primo è di Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, anche lui torrese come il professore di chirurgia plastica finito nella bufera.
«Le frasi che abbiamo ascoltato sono gravissime e inaccettabili per qualsiasi cittadino o cittadina, a maggior ragione per chi si candida a ricoprire un ruolo nelle Istituzioni democratiche e insegna in una università pubblica. Consideriamo quelle dichiarazioni incompatibili con la candidatura a sindaco e con l’incarico di docente universitario. Il prof. Alfano provi immediatamente la sua completa innocenza o lasci l’incarico di professore e ritiri la sua candidatura a sindaco».
In serata, Carmine Alfano fa sentire la sua voce. «Ho ascoltato gli audio pubblicati e ovviamente fanno un effetto dirompente se decontestualizzati», dice. «Nel caso dei colloqui con i miei specializzandi si possono discutere i toni coloriti delle mie parole, ma nel merito si comprende chiaramente che parlo, magari anche in maniera dura, nell’interesse della crescita professionale dei miei giovani colleghi».
Ma non è su questo aspetto che il professore vuole soffermarsi, «anche perché – sottolinea più volte – per me parlano i risultati professionali».
Visto che «la mia scuola di chirurgia è un punto di riferimento non solo per la Campania, non a caso è stata premiata a livello internazionale per gli straordinari risultati ottenuti durante la mia gestione».
Del resto, all’ateneo, che ha annunciato l’avvio di una verifica interna, non risultano segnalazioni a carico del professore.
Il vero nodo da affrontare sono per lui le offese omofobe e la citazione dei forni crematori. E qui chiede scusa più volte. «Ho sbagliato a lasciarmi andare in quella stupida battuta da bar. Sono dispiaciuto e chiederò scusa ogni volta che sarà necessario. Detto questo, voglio anche dire che la mia storia racconta una realtà diversa, una storia quanto mai inclusiva in ogni accezione del termine, che nulla ha a che fare con la discriminazione di genere».
Accanto a lui c’è Simona Fatima Aiello, che si è candidata al consiglio comunale nelle liste a sostegno del professore di chirurgia. Racconta la sua storia, la scelta del cambio di sesso, la lunga battaglia per superare i pregiudizi e poi il sostegno di Carmine Alfano che ha voluto la sua candidatura nelle sue liste.
«Nei lunghi confronti con il candidato sindaco ho sempre avuto la sensazione di esprimere ciò che sono in piena libertà. Ho sostenuto le idee del candidato sindaco e ho sempre avvertito il suo apprezzamento».
Anche sul tema del coinvolgimento di alcuni specializzandi nella sua campagna elettorale, il professore si difende: «Sono stati semplicemente spettatori in occasione di alcuni impegni elettorali che si sono svolti a Torre Annunziata, soprattutto durante le visite di ministri e dei leader nazionali».
Poi, però, si sofferma sui tempi della pubblicazione del servizio diffuso dal settimanale L’Espresso. «Non sfugge agli osservatori attenti la strana coincidenza della pubblicazione del servizio a pochi giorni ballottaggio: queste sono tecniche che da sempre appartengono alla sinistra. Ne prendo atto».