Torre del Greco. Tre palchi tra via Comizi, villa comunale Ciaravolo e palazzo Vallelonga. E ancora: circa duecento artisti, suddivisi in 19 diversi spettacoli; due convegni; due bande e sei formazioni musicali; tre compagnie di teatro amatoriale; tre attori professionisti; cinque formazioni musicali giovanili; quindici alunni dell’istituto Degni. Senza dimenticare gli otto artisti che stanno realizzando altari e tappeti.
Sono alcuni dei numeri della festa dei quattro altari, pronta a tornare a Torre del Greco dopo sedici anni di assenza: il programma delle iniziative che si svolgeranno durante la tre giorni, da venerdì 19 a domenica 21 luglio, è stato presentato nel corso di una conferenza tenutasi in una gremita aula consiliare a palazzo Baronale.
“Non nascondo che sono emozionato – ha detto il sindaco Luigi Mennella nel suo intervento, alla presenza tra gli altri del presidente del consiglio, Gaetano Frulio – Emozionato non tanto per avere dato seguito a ciò che è stato scritto nel programma elettorale, che è fatto per essere rispettato, ma per l’attenzione e la partecipazione che abbiamo riscontrato in questa occasione e nelle altre in cui abbiamo parlato del ritorno della festa. Assistere ad esempio al montaggio delle luminarie è bello e particolare. Sento in giro un’atmosfera diverse. La festa non deve essere letta come un momento fine a sé stesso: come amministrazione siamo convinti che questa ed altre manifestazioni siano un importante volano per lo sviluppo economico della città”.
Presenti buona parte degli artisti che si occuperanno degli altari e dei tappeti, citati dal consulente per le arti figurative Gigi Madonna: gli altari saranno realizzati da Alfonso Raiola (a piazza Luigi Palomba), Francesco Scognamiglio (corso Garibaldi), Filippo Romito (piazza Santa Croce) e Antonino Ammendola (palazzo Baronale); i tappeti da Sergio Eco (a palazzo Baronale), Raffaele Panariello (San Filippo Neri), Vincenzo Borriello (chiesa del Rosario) e Antonio Caso (chiesa di San Michele). Ricco il programma di eventi, che ruoterà per lo più attorno ai tre palchi: il principale è quello di via Comizi, dove saliranno sempre alle ore 22 venerdì 19 Max Gazzè in Musicae Loci 2024 con Calabria Orchestra; Enzo Avitabile & i Bottari di Portico (sabato 20 luglio) e nell’ultima serata La Maschera, prima dello spettacolo di fuochi d’artificio nella zona del porto.
“L’attesa della festa – afferma il direttore artistico Gigi Di Luca – è parte della festa. Ecco perché tanto rumore, clamore, tanto entusiasmo ci ha accompagnati e ci accompagnerà ancora in questo viaggio di ritorno alla tradizione, di recupero della memoria collettiva. Corpus, identità, tradizione e riscatto sono i punti di partenza e di arrivo; sono i punti di osservazione della città e di relazione tra le persone, perché la festa è gioia, condivisione, è un nuovo inizio di partecipazione. Tutto ciò che forma questa festa dei quattro altari numero zero è circolare: in ogni suono, parola, gesto, segno, colore, abbraccio, c’è un’andata ed un ritorno. C’è un viaggio di emozioni che ci conduce inevitabilmente e per fortuna a riflettere sul Corpo di Cristo, sul riscatto sociale, sulle nuove identità, sul valore della tradizione e sulla pace. Il programma che ha avuto il suo prologo a maggio con le scuole, si muove per flussi di intrecci e suggestioni artistiche, si snoda tra vicoli, piazze, luoghi insoliti per accogliere spettacoli, palazzi storici, villa comunale, si articola tra concerti, spettacoli teatrali, azioni aeree con trampoli e fuochi, danza, tableaux vivent, bande, street parade, artisti di strada, convegni, e poi gli altari, i tappeti di segatura colorata, mostre, murales, installazioni, videomapping, esposizioni ed altro”.