Il 38% delle famiglie è propenso ad acquistare in saldo, con una spesa media di 142 euro a famiglia (-5% rispetto al 2023). E’ quanto emerge dalle prime stime dell’Onf – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che ha effettuato la consueta indagine sull’andamento degli acquisti a saldo nelle città di Roma, Milano e Napoli.
Arrivano i saldi
«Si avvicina il consueto appuntamento con i saldi estivi, che prenderanno ufficialmente il via il 6 luglio. Ma i saldi, come le vacanze, anche quest’anno non saranno per tutti. Questo appuntamento – commenta l’associazione – coglie ancora i cittadini in un momento di forte difficoltà: in un contesto di rincari generalizzati, con i costi dei trasporti e dei servizi alle stelle, le famiglie adotteranno atteggiamenti prudenti, riducendo gli acquisti extra». Ricorreranno alle vendite a saldo soprattutto coloro che hanno programmato gli acquisti in questo periodo, rinunciando a comprare a prezzo pieno ciò di cui aveva bisogno. Questo comportamento manterrà quasi stabile il termometro dei saldi, che sennò avrebbe registrato un ribasso decisamente più rilevante, sull’onda dell’andamento delle vendite al dettaglio, in calo, nell’ultima rilevazione, sia in termini congiunturali che in termini tendenziali.
Parsimonia
Coloro che effettueranno acquisti a saldo lo faranno con prudenza e oculatezza: i cittadini monitoreranno i prezzi a saldo per capire la loro reale convenienza, facendo il confronto sia online che tra i negozi fisici. Per i capi più importanti molti rimanderanno gli acquisti tra qualche giorno o settimana, nella speranza che gli sconti aumentino a saldi avanzati. Discorso a parte, invece, vale per i negozi di fascia medio-alta, dove i cittadini cercheranno di accaparrarsi le occasioni più convenienti fin dalle prime ore di apertura. A mantenere contenuto l’andamento delle vendite contribuisce anche il fatto che i saldi, ormai, non sono più attesi come un tempo: online e no, le promozioni sono sempre più numerose e dilazionate nel corso dell’anno. Sono molti, inoltre, i negozi che hanno già avviato i cosiddetti pre-saldi, o vendite private, proponendo ai loro clienti più affezionati sconti in anteprima. Una tendenza che dimostra come il metodo di vendita a saldo o in promozione dovrebbe essere ripensato, magari all’insegna di una liberalizzazione del periodo interessato dalle promozioni. Per i cittadini che si apprestano ad approfittare dei saldi estivi ricordiamo (in allegato) alcuni consigli utili per ridurre il rischio di essere truffati, raggirati o di incorrere in finte promozioni.
Le tendenze
Il 55%, (era il 61% nel 2023) è intenzionato ad acquistare almeno un capo o prodotto moda, per un giro d’affari complessivo stimato in oltre 3,5 miliardi di euro. Lo dice il consueto sondaggio Confesercenti-Ipsos sui consumatori in occasione dei saldi estivi 2024. L’andamento della primavera tra meteo incerto ed e-commerce. Le condizioni meteo anomale di questa primavera hanno avuto un impatto negativo sui consumi: il 39% dei consumatori ha acquistato meno capi, calzature e accessori.
L’attesa
La resilienza dell’interesse dei consumatori verso i saldi è un elemento positivo per gli imprenditori del settore. Un’ulteriore spinta ai consumi dovrebbe arrivare dai rinnovi contrattuali di quest’anno – a partire da quello del terziario i cui dipendenti riceveranno a luglio 600 milioni di euro di una tantum – e alle quattordicesime: il 19% di chi la riceve, secondo il sondaggio Ipsos, la impiegherà anche per acquisti moda durante le vendite di fine stagione. Complessivamente, le attese di vendita sono improntate alla stabilità rispetto allo scorso anno, anche se molto conterà la variabile meteo.
Chi compra e cosa
Oltre al 55% che ha già dichiarato l’intenzione di acquistare, c’è anche un 31% di intervistati che passeggerà tra le vetrine (virtuali o reali) e valuterà in base alle offerte e agli sconti, e un ulteriore 6% che ancora non ha deciso. Solo il 7% degli intervistati dichiara di non volere fare acquisti per i saldi. Le calzature sono il prodotto moda più ricercato, indicato dal 61% degli intervistati: soprattutto sneaker estive, ma anche ballerine, sandali e slingback e scarpe da barca; tra gli scaffali e le vetrine si inseguono quest’anno molto anche le calzature tecniche, in particolare per il running, per il trekking e per il tennis. Seguono – con il 57% delle preferenze – t-shirt e top, in particolare polo e magliette sportive, mentre per le donne si afferma la ricerca di maglie, bluse e top di tessuti estivi, soprattutto lino ma anche seta, con una riscoperta delle stampe floreali. Al terzo posto, ci sono pantaloni e gonne (44% delle indicazioni): quest’anno l’accento cade sulle ‘gonne midi’, di media lunghezza, ma sono cercati sempre anche shorts e bermuda di denim e leggings, oltre ai classici pantaloni estivi leggeri tipo chino per gli uomini. Il 41% degli intervistati cercherà anche maglieria estiva. Nella top ten ci sono anche abiti e vestiti (39%), e camicie (30%) – anche in questo caso, preferibilmente, di cotone leggero, lino o seta – poi costumi e moda mare (29%), pigiami/camicie da notte (16%) e infine borse (15%). I saldi di fine stagione rimangono tra gli eventi commerciali più apprezzati, anche se l’eccesso di promozioni e presaldi ne hanno ridotto l’impatto. L’auspicio è che si raggiungano i risultati dello scorso anno, magari anche qualcosa di più grazie all’arrivo delle alte temperature. Certo, però, la data di avvio rimane troppo anticipata: in teoria sarebbero vendite di fine stagione, ma arrivano a poco più di una settimana di distanza dall’inizio dell’estate.