“Si parte! Abbiamo presentato in Cassazione il quesito per il referendum abrogativo della pessima legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Ora è tempo di portare la nostra battaglia nei territori, raccogliere le firme e spiegare ai cittadini i danni di questa controriforma che rischia di aumentare le disuguaglianze e di mettere in difficoltà imprese e famiglie con venti sistemi diversi quante sono le regioni italiane” sono le parole del senatore Alessandro Alfieri, responsabile riforme e Pnrr nella segreteria nazionale del Pd. “La legge sull’autonomia differenziata divide l’Italia e aumenterà le disuguaglianze perché fa parti uguali fra disuguali”. Così Antonio Russo, vice presidente delle Acli, che ieri mattina, insieme agli altri sottoscrittori, ha depositato alla Corte di Cassazione il quesito referendario totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, approvato lo scorso 19 giugno. “Avremo presto 21 staterelli e qualche macro regione che proverà ad andare ad una velocità diversa rispetto alle altre. Ci sono territori che hanno difficoltà maggiori e non sono solo quelli del sud. Anche le aree interne del nostro Paese non sono state considerate dal legislatore”, ha continuato Russo. “Questa legge agisce su un Paese che non è riuscito a fare delle riforme urgenti: servono 100 miliardi per la riforma dei livelli essenziali delle prestazioni, ma questi soldi non li abbiamo”. Tra i sottoscrittori che, insieme alle Acli, hanno depositato in Cassazione il quesito referendario, ci sono i sindacati, Cgil e Uil, il mondo dell’associazionismo, Anpi, Arci, Cna, Wwf, Demos, le forze politiche di opposizione, giuristi e intellettuali che compongono il comitato promotore. Il prossimo passo sarà quello di raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre per arrivare al referendum e proporre ai cittadini l’abrogazione della legge. Il mondo politico si mobilita: “Non permetteremo a questo governo di portare a termine il disastroso disegno secessionista che premia chi ha avuto di più, mentre chi avrà bisogno di risorse non potrà averle” – ha dichiarato il segretario del Psi Enzo Maraio, che ieri insieme a 34 sigle e ai leader delle forze politiche di opposizione, sindacati e associazioni, ha depositato in Cassazione il quesito per l’abrogazione della legge Calderoli sull’Autonomia differenziata. Tra i leader erano presenti Maurizio Landini, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Riccardo Magi, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Maria Elena Boschi. “Chiediamo la mobilitazione di tutti i cittadini che credono nell’unità della Repubblica e vogliono l’uguaglianza dei diritti di tutti. Per preservare due pilastri fondamentali del nostro Paese che sono la sanità universale e l’istruzione pubblica uguale per tutti i cittadini. Così com’è l’autonomia differenziata, verranno a mancare questi due pilastri. È una presa in giro e gli italiani, che l’hanno già bocciata, la fermeranno”. “Depositato il quesito referendario per chiedere l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Avviamo la raccolta firme con una forte mobilitazione popolare in tutto il Paese. Per l’Italia unita” ha detto il capogruppo del Pd nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca, sul referendum abrogativo.
CRONACA
6 luglio 2024
No all’autonomia, presentato il referendum in Cassazione