“Ora potremmo avere dei cantieri aperti con i fondi Fsc, invece abbiamo perso un anno e siamo ancora qui a parlare. Ho detto della questione al presidente della Repubblica, vediamo se c’è qualche evoluzione, altrimenti dobbiamo pensare ad altre iniziative”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aprendo il suo discorso ai sindaci di centinaia di Comuni della Campania in attesa della firma del Governo sui Fondi coesione e sviluppo per la Campania. “Speriamo che il presidente della Repubblica possa aiutarci, lo abbiamo sensibilizzato e mi è stato detto che ci sarà la sua attenzione. Vedremo se avremo lo sblocco di Fsc, oppure non ci resta che lottare”, ha aggiunto il governatore campano De Luca nel suo intervento alla riunione dei sindaci della regione “Ci è stato comunicato che Meloni verrà qui a siglare l’accordo per Bagnoli. L’invito è a preparare una delegazione di massa per chiedere il motivo di tale atteggiamento offensivo, ricattatorio, che va in violazione delle decisioni di Tar e Consiglio di Stato, delle regole di buona educazione istituzionale”. Lo dice il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, seduto al tavolo insieme al presidente dell’Anci Campania Carlo Marino, nel corso di un incontro con numerosi sindaci provenienti da tutte le province della regione riuniti nell’auditorium C3 del Centro direzionale di Napoli per parlare della mancata firma dell’accordo di coesione tra il governo e la Regione. Ad orologeria, intanto, è arrivato anche l’annuncio dello sblocco dei fondi da parte del ministro Fitto. Nel marzo scorso, dopo l’incontro chiesto da Anci Campania tra i sindaci e Fitto, il ministro ha avviato l’interlocuzione con i comuni della Regione Campania al fine di condividere l’elenco degli interventi che necessitavano di risorse per essere completati, e garantire in questo modo il proseguimento dei cantieri, per scongiurare il rischio di definanziamento da parte della Commissione europea delle spese già sostenute, che avrebbe causato un notevole aggravio ai bilanci locali. Le successive e costanti interlocuzioni hanno consentito di definire l’elenco degli interventi che necessitano di risorse aggiuntive per la loro conclusione e di quantificare il relativo fabbisogno finanziario. Nel definire l’accordo per la coesione con la Regione Campania, al fine di accelerare i tempi dei fondi il governo ha proposto di assegnare un anticipo. Con la delibera Cipess di oggi, che assegna 388,5 milioni di euro, è assicurata la copertura di tutti e 555 gli interventi, per la maggior parte (379 progetti) di competenza dei Comuni, che necessitano di ulteriori risorse per il loro completamento. “L’assegnazione in anticipazione di queste risorse del Fondo Sviluppo e Coesione ai territori campani consente di accelerare l’attuazione della politica di coesione e, al contempo, viene incontro alle istanze dei comuni e della Regione di poter disporre in tempi rapidi di risorse fondamentali per lo sviluppo”, ha detto Fitto. Una prima parte, dunque, anche se povera dei quasi otto miliardi di euro che la Campania dovrebbe ricevere dal fondo. E che, almeno per il momento, è in attesa dello sblocco definitivo. Ma ciò che resta comunque forte è lo scontro tra Regione Campania e governo Meloni.
CRONACA
10 luglio 2024
De Luca sui fondi Fsc: «Appello a Mattarella»