Torre del Greco. Da un lato la solidarietà agli operatori sanitari travolti dall’ultimo episodio di violenza in corsia, dall’altro un accorato appello al prefetto Michele Di Bari per rafforzare i servizi di sorveglianza degli «ospedali di frontiera» della provincia di Napoli. A meno di 48 ore dalla notte di terrore al pronto soccorso dell’ospedale Maresca – medici, infermieri e guardie giurate aggredite dal fratello di un paziente in stato di agitazione psicomotoria – l’Asl Napoli 3 Sud corre subito ai ripari per provare a garantire la massima sicurezza agli operatori sanitari del presidio di via Montedoro.
Solidarietà e azione
Dopo l’aggressione dello scorso week end il direttore generale Giuseppe Russo dell’Asl Napoli 3 Sud ha voluto personalmente esprimere «piena solidarietà al personale» colpito a calci e pugni durante l’orario di lavoro, ma – al tempo stesso – si è immediatamente attivato per chiedere maggiori tutele per medici e infermieri. Un appello lanciato in primis al prefetto di Napoli, a cui il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud ha chiesto espressamente il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nei presidi ospedalieri sede di pronto soccorso. La questione è stata affrontata durante la riunione straordinaria del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato d’urgenza per individuare una soluzione idonea a frenare l’escalation di violenza registrata negli ultimi mesi in diverse strutture sanitarie della provincia di Napoli. Un obiettivo inseguito in piena la sintonia interistituzionale tra prefettura e Asl Napoli 3 Sud che si sono reciprocamente impegnate a elaborare una strategia condivisa per arginare il fenomeno delle aggressioni a medici, infermieri e operatori sanitari.
L’ennesimo raid
La corsa ai ripari è scattata dopo l’ultimo episodio di una lunga serie accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di via Montedoro. «Medici, infermieri e tutto il personale sanitario devono operare in un clima sereno senza il timore di essere aggrediti da un momento all’altro – afferma il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo – . Gli episodi accaduti sono di una gravità inaudita, le forze di polizia hanno già rafforzato i drappelli negli ospedali: bisogna proseguire su questa strada».
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