Torre del Greco. Ci sono due carabinieri in servizio di controllo del territorio, una famiglia intera – marito, moglie e figlia di 5 anni – in sella a uno scooter e una fuga a tutta velocità. Non è l’incipit di una barzelletta bensì la somma dei tre ingredienti necessari a raccontare l’ennesima mattina da incubo – sotto il profilo della legalità e del rispetto delle regole – vissuta all’ombra del Vesuvio.
Siamo in via Montedoro, la strada di collegamento tra via Scappi e l’ospedale Maresca: i militari dell’Arma sono impegnati in un ordinario servizio di controllo del territorio, quando vedono arrivare uno scooter di grossa cilindrata. In sella ci sono un uomo – alla guida della moto – una donna e una bambina di 5 anni: un’intera famigliola, tutti sprovvisti dell’obbligatorio casco protettivo.
Gli uomini in divisa della sezione radiomobile della caserma Dante Iovino si sporgono verso il centro della carreggiata e – paletta d’ordinanza in pugno – invitano il conducente a fermare la corsa dello scooter per procedere agli accertamenti (e alle sanzioni) del caso. Ma l’uomo – successivamente identificato in Vincenzo Virgi, 23 anni – decide di ignorare l’alt.
Consapevole di viaggiare in evidente violazione delle norme previste dal codice della strada e temendo il sequestro della propria moto, l’uomo decide di piegare i polsi e spingere forte sulla manetta dell’acceleratore. Il suo scooter sfreccia tra le auto e i pedoni per circa due chilometri, mettendo a serio rischio la vita degli altri e della stessa moglie e figlia.
I suoi familiari, infatti, ondeggiano a ogni cambio di carreggiata e a ogni curva sembrano prossimi a volare sull’asfalto.
I militari, tuttavia, non si lasciano seminare e – approfittando di un tratto di strada senza traffico – con enorme cautela riescono a fermare la corsa di Vincenzo Virgi. Per lui scattano le manette: risponderà di resistenza a pubblico ufficiale. E’ ora ai domiciliari, in attesa di giudizio.
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