Ercolano. Una nuova stagione di rinascita culturale per Villa Campolieto, sede della Fondazione Ente Ville Vesuviane a Ercolano. Dopo la prima tappa del progetto Green Craft – finalizzato a potenziare e promuovere l’approccio ‘verde’ nella filiera dell’artigianato artistico – la dimora settecentesca rifà il look alle aree dismesse.
La direzione generale archeologia belle arti e paesaggio ha stanziato 400.000 euro per un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale della Fondazione. Gli interventi – sei in totale – prevedono la realizzazione di una Foresteria, in un immobile di proprietà della Fondazione che ha sia un ingresso su via Niglio sia uno all’interno del giardino della Villa, a servizio delle attività istituzionali della Fondazione.
E poi, il restauro parziale di una porzione dell’edicola monumentale prospiciente Villa Campolieto con la pulizia delle decorazioni e delle opere in pietra, il ripristino e l’allestimento della fontana circolare in piperno del giardino, situata a metà strada tra l’edicola e lo scalone della villa: previsto un nuovo impianto idrico e nuovi elementi scultorei. Punto forte del progetto è la realizzazione al piano cantinato della villa di un archivio di reperti archeologici attualmente in possesso della Soprintendenza. L’obiettivo è mettere a disposizione degli studiosi un patrimonio chiuso nei depositi e, al tempo stesso, aprire al pubblico ambienti sconosciuti.
Poi il progetto prevede il ripristino della galleria borbonica per consentire al pubblico il collegamento tra l’archivio archeologico e l’area del giardino barocco, recentemente ridisegnato, con il sottostante romitorio. Infine la riproposizione dell’hortus conclusus del romitorio sull’esempio del giardino barocco realizzato pochi mesi fa in un’area della dimora settecentesca.
«Ringrazio il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano per il finanziamento a questa iniziativa e il soprintendente Mariano Nuzzo per l’ottimo lavoro che ci consentirà di valorizzare l’intero complesso monumentale di Villa Campolieto – commenta il presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane, Gennaro Miranda -. L’aspetto più importante del progetto è finalizzato a recuperare il romitorio, andando a dare una ideale continuità al giardino barocco che abbiamo già restaurato in primavera». Non solo: «L’ intervento ancora più significativo – prosegue Gennaro Miranda – riguarda il restauro della Galleria borbonica e del secondo cantinato che ospiteranno l’archivio archeologico con una duplice finalità: andare a potenziare l’offerta turistica di Villa Campolieto e costituire un Centro Studi, un luogo riservato agli archeologi che potranno consultare i reperti archeologici che ci saranno affidati dalla Soprintendenza».
La Fondazione Ente Ville Vesuviane sta collaborando alla stesura dei progetti esecutivi, appaltati e diretti dalla Soprintendenza. Infine un’anticipazione: Villa Campolieto ospiterà un progetto formativo finalizzato a qualificare il manager dei luoghi della cultura.
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