“Non è possibile prevedere la contestuale chiusura per lavori di strade come via Raiola, via Mascia, via Einaudi e via Roma senza organizzare un piano traffico e lasciando i cittadini nel caos più totale”. Ci va giù pesante Antonio Cimmino, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, che parla di una giunta che lavora “da remoto” e “non vive i problemi quotidiani di Castellammare”. Forte anche della sua precedente esperienza da vice sindaco con la giunta di Gaetano Cimmino, l’esponente di Forza Italia attacca la maggioranza di centrosinistra. “Il sindaco Luigi Vicinanza deve convocare subito un coordinamento per i lavori pubblici, prevedendo la presenza del comandante della polizia locale – dice Cimmino – Già è stato commesso un clamoroso errore a non avvertire, con anticipo, la cittadinanza dei cantieri che si sarebbero dovuti aprire indicando i relativi percorsi alternativi. Adesso, si pongano in atto gli opportuni correttivi”. Secondo Cimmino: “Considerata la prolungata chiusura di via Raiola è indispensabile attivare il doppio senso di marcia in Traversa Mele, altrimenti il viale Europa esplode – continua il consigliere di opposizione – La polizia locale, in collaborazione con le altre forza di polizia, devono garantire il controllo in quel cantiere. Non è possibile assistere a scene di auto e moto che passano sui marciapiedi come si sono viste il primo giorno”. Inoltre, proprio per gli esercenti di via Raiola “mi chiedo se il Comune abbia previsto degli indennizzi dato che la prolungata chiusura comporterà dei danni rilevanti alle loro attività”, aggiunge il capogruppo di Forza Italia. Cimmino è preoccupato anche per la situazione di via Einaudi: “Se non si riapre quella strada, con l’inizio dell’anno scolastico sarà il caos totale tra viale Europa e il rione San Marco – dice il consigliere comunale – Anche in questo caso registriamo che non è stato previsto nessun correttivo per cercare di limitare i disagi. Purtroppo chi non vive la città, non può conoscere i suoi problemi e trovare soluzioni. Ma sono i cittadini a pagare danni di una giunta “da remoto”, che è distante da Castellammare e dalle sue esigenze”.
