Parte da Terzigno la battaglia del Campo Largo contro l’Autonomia Differenziata. Per la prima volta seduti al tavolo circa la discussione sulla richiesta di referendum contro il decreto Calderoli siedono i maggiori partiti di opposizione a livello nazionale: Verdi, Pd e Movimento Cinque Stelle. Il messaggio è univoco: opporsi a questa legge che rischia di «spaccare» ulteriormente un Paese già frammentato. A Villa Fabbrocini il messaggio al governo arriva da segretari di partito, consiglieri regionali e parlamentari che hanno preso parte al covnegno: «Autonomia differenziata, proposte per il sud» promosso da Pd, M5S ed Europa Verde. Dalla coordinatrice grillina Carmela Auriemma dei Cinque Stelle al consigliere dem Mario Casillo fino al segretario metropolitano del Pd Giuseppe Annunziata, gli interventi sono stati tutti a mettere in risalto le falle di questa legge tanto cara alla Lega. Dalle ripercussioni in materia tributaria, come sottolineato dal magistrato Nicola Graziano, all’importanza dei Lep. Infine la richiesta, avanzata da Francesco Emilio Borrelli, di «insistere sulla strada del referendum». è l’arma che hanno i cittadini per opporsi a un provvedimento, fortemente contestato soprattutto al meridione. Le firme raccolte hanno superato il mezzo milione e tra le forze di opposizione all’attuale governo di “destra-centro” filtra ottimismo sul progetto destinato ad arginare la deriva leghista di questo provvedimento. Grande soddisfazione l’ha espressa Gaetano Miranda che è assessore presso il Comune di Terzigno e democrat della prima ora sul territorio vesuviano e promotore insieme ai vertici locali del partito dell’iniziativa tenutasi nei giorni scorsi a Villa Fabbrocini. L’appuntamento ha segnato un passo importante verso l’unione delle forze contro la cosiddetta legge “Spacca Italia”: «Siamo molto soddisfatti per l’esito di questo appuntamento. A questa manifestazione seguiranno altri appuntamenti con banchetti informativi e raccolta firme. La battaglia contro l’autonomia differenziata a Terzigno non si ferma. – spiega Gaetano Miranda – Abbiamo toccato con mano la voglia dei cittadini di essere informati sul tema, abbiamo constatato le preoccupazioni della gente circa i possibili risvolti dell’attuazione di questa legge. Se il governo pensa che questa sia la strategia giusta per la crescita del Paese ha preso un abbaglio. L’autonomia differenziata rappresenterebbe un colpo mortale per il sud Italia». (andrea ripa)
CRONACA
8 settembre 2024
Da Terzigno parte la battaglia del Campo Largo contro l’Autonomia differenziata