Castellammare. Un polo di produzione droni civili e da guerra a Castellammare di Stabia. E’ questo l’obiettivo a lungo termine dell’Agenzia Industrie Difesa per lo stabilimento della Maricorderia. Una svolta importante per il sito nato nel diciannovesimo secolo e che nel 2021 ha rischiato la chiusura. Oggi il futuro offre prospettive enormi sia in termini di entrate economiche – il mercato dei droni potrebbe fruttare centinaia di milioni di euro – sia di assunzioni di personale da specializzare direttamente nel sito. Ad annunciare i piani dell’Agenzia è stato il capitano di vascello Alessandro Matrone, direttore dello stabilimento della Maricorderia dal 2022, nel corso di un convegno sulla nautica da diporto, organizzato dall’Ufficio delle Dogane di Napoli 2, che si è tenuto ieri mattina al Circolo Nautico di Castellammare. Il capitano Matrone ha illustrato i progressi della Maricorderia e soprattutto i piani futuri aziendali e occupazionali: «Oggi il sito stabiese ha raggiunto le condizioni di economica gestione e sostenibilità finanziaria. Nel 2022 l’anno della svolta con l’aumento delle commesse ad enti pubblici e privati – ha spiegato il capitano Matrone – Nel 2024 raggiungeremo gli introiti che stabilmente si sono ottenuti nel 2022 e nel 2023. Siamo un esempio di azienda pubblica virtuosa sul panorama nazionale. Dal 2023 abbiamo iniziato la produzione di tubi flessibili, utili per i sommergibili per esempio, e siamo iscritti nell’albo degli enti fornitori per la marina militare francese». Tra le nuove sfide c’è l’istituzione del polo di produzione di droni e la fornitura di cavi per i satelliti che orbiteranno su Marte: «Abbiamo sottoscritto un accordo con la Unimarconi per formarci e specializzarci nella produzione di cavi d’antenna per satelliti che andranno nello spazio. Un progetto che richiede tempo come quello dell’istituzione del polo di produzione di droni civili e militari nel sito stabiese. Nei mesi scorsi – ha spiegato Matrone – sono stati sottoscritti due accordi con ditte leader nel settore: la Gcg e la Magnaghi Aviation Group. L’obiettivo di questi due accordi è quello di strutturare la collaborazione tra Agenzia Industrie Difesa e le suddette società per accrescerne gli sbocchi produttivi e di incrementare la sinergia tra le rispettive attività. In sostanza il progetto prevede l’assemblamento nel sito stabiese dei pezzi per il montaggio nei droni e nel frattempo specializzarci nella produzione osservando e studiando disegni e progetti di costruzione. L’obiettivo finale è quello di diventare fornitore per gli enti militari e civili di droni». Un mercato che apre enormi prospettive, soprattutto occupazionali: «Dal primo ottobre prenderanno servizio 13 nuovi dipendenti che inizieranno un periodo di formazione. Inoltre entrare nel mercato dei droni e realizzare il progetto di creare il polo qui a Castellammare significa inequivocabilmente programmare nuove assunzioni. Il sito si sta preparando a questa prospettiva seguendo degli step precisi – ha detto Matrone – Siamo un sito in continua evoluzione, abbiamo un team di ingegneri che studia nuove tecnologie e tecniche di produzione, l’ultima quella del “no snap” sui vari tipi di corde che produciamo». Ma la Maricorderia rappresenta anche un’eccellenza dal punto di vista storico: «Nelle giornate Fai il nostro sito è stato il secondo più visitato della Campania – ha detto con orgoglio Matrone – a Castellammare c’è un forte interesse sul nostro stabilimento perché c’è un’attenzione particolare per la tradizione marinaresca e per la produzione manuale che si trasmette di generazione in generazione». Presente al convegno anche il sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza: «La nostra è una città bellissima ma a tratti dannata, eppure Castellammare ha il destino nel suo nome- ha detto Vicinanza – il mare è una risorsa preziosa, Castellammare è la città dei due porti, un luogo che è punto di riferimento di un territorio e dove accedono 300mila cittadini all’anno. La nostra missione come amministrazione è dare credibilità alle istituzioni e per farlo bisogna fare le cose. Al nostro arrivo abbiamo trovato una situazione azzerata sul piano della programmazione e dobbiamo rimetterla insieme, tutti assieme». Presente anche il comandante della capitaneria di porto di Castellammare, Andrea Pellegrino: «Abbiamo 90 uomini per controllare un litorale complesso e pieno di attività produttive di 70 chilometri. I nostri mezzi questa estate hanno percorso la stessa distanza che c’è tra Reggio Calabria ed Helsinki. Da luglio abbiamo elevato più di 300 sanzioni amministrative. Per garantire la sicurezza in mare c’è bisogno della partecipazione di tutti gli enti». @riproduzione riservata
CRONACA
27 settembre 2024
Castellammare. Droni militari e cavi satellitari, Maricorderia svolta e garantisce assunzioni