Castellammare. La stagione estiva volge al termine e con essa si esauriranno anche tutti quei rapporti di lavoro stagionali tra dipendenti del settore turistico e le loro aziende. Entro il 31 ottobre solo il Centro per l’Impiego di Castellammare di Stabia prenderà in carico poco meno 4.500 persone che hanno firmato un contratto di 6 mesi. Una buona parte di questi accordi circa 2.200 scadono il 30 settembre, la parte restante a ottobre. L’elevato numero di persone in carico al Centro per l’Impiego di Castellammare è dovuto al fatto che lo sportello serve l’intero bacino dell’area stabiese, che comprende anche i lavoratori dei Monti Lattari. Chi vedrà scadere il proprio contratto potrà beneficiare di un periodo di sostegno da parte dello Stato, con gli assegni della Naspi. Poi dovrà rimettersi alla ricerca di lavoro in vista della prossima stagione estiva, perché nel periodo invernale – nonostante il trend negli ultimi anni sembra migliorato – le aziende che lavorano nel settore turistico non riescono a garantire un’occupazione stabile. Le 4.500 persone che saranno prese in carico dal Centro per l’Impiego, attraverso il Patto per il Lavoro, fanno parte di un vero e proprio esercito di precari, le cui condizioni occupazionali hanno fatto molto discutere negli anni scorsi, in particolare durante l’emergenza Covid, a causa delle pressoché nulle garanzie contrattuali. Un problema che va ad intrecciarsi con la necessità di destagionalizzazione dell’attività turistica che da sempre è al centro del dibattito nelle località costiere. Negli ultimi anni il settore ha spinto le amministrazioni locali a studiare formule di marketing e a varare iniziative mirate ad attirare visitatori, anche per soggiorni brevi, pure durante i mesi autunnali e invernali. Non a caso è cominciata la moda delle luminarie artistiche e degli eventi natalizi, così come l’organizzazione di rassegne culturali o momenti congressuali dopo l’estate. Un modo per provare a riempire le stanze degli hotel – che garantiscono il maggior numero di posti di lavoro – anche nel periodo autunnale e invernale. Un tema che adesso comincia a essere importante anche per Castellammare di Stabia, perché la traiettoria della città sembra ormai deviare verso una riconversione turistica del territorio. Una sfida anche per l’amministrazione comunale, perché sarà chiamata a ragionare su temi che finora sono sempre stati sottovalutati o ignorati come il marketing territoriale e la promozione turistica, che passa anche attraverso l’organizzazione di iniziative culturali ed eventi. La riconversione turistica della città passa anche dalla destagionalizzazione, che potrebbe garantire posti di lavoro stabili a chi trova occupazione nel settore. Una sfida nella quale Castellammare ha sicuramente delle carte da giocare, partendo dalla messa a sistema dell’enorme patrimonio storico e culturale, passando per alcuni eventi anche legati alla tradizione (la dodicina dell’Immacolata, ad esempio), che sicuramente potrebbero rappresentare un incentivo per i turisti. @riproduzione riservata
CRONACA
28 settembre 2024
Turismo, contratti in scadenza per 4.500 lavoratori stagionali dell’area stabiese