Torre del Greco. La prima pioggia d’autunno rilancia l’emergenza crolli all’ombra del Vesuvio: fabbricato a rischio all’angolo tra via Comizi e via Plebiscito e strada d’accesso a palazzo Baronale – la sede istituzionale del Comune – chiusa al transito veicolare e pedonale per motivi di sicurezza.
L’ennesimo campanello d’allarme nel cuore del centro antico è suonato all’indomani del violento temporale registrato nella notte tra giovedì e venerdì, quando alcuni abitanti della zona a due passi da piazza Santa Croce hanno «avvistato» una profonda e preoccupante crepa lungo la facciata di una vecchia palazzina del quartiere: un edificio a due piani occupato da quattro famiglie e completato al piano terra da una storica attività commerciale della zona, subito «segnalato» ai vigili del fuoco e al personale dell’ufficio dissesti statici del Comune.
Alla luce dei drammatici precedenti della scorsa estate, immediati sono scattati i controlli per verificare lo «stato di salute» dell’immobile e l’eventuale necessità di procedere con interventi di consolidamento e riqualificazione: ai caschi rossi e ai tecnici di palazzo Baronale sono bastate due rapide verifiche per accertare una lunga serie di pericoli per la pubblica e privata incolumità, a partire proprio dalla crepa lungo la facciata per finire ai distacchi di intonaci e calcinacci da cornicioni e balconi al secondo piano.
Uno scenario preoccupante, al punto da convincere il sindaco Luigi Mennella a firmare un’ordinanza urgente per vietare la sosta e il transito delle auto in via Plebiscito e finanche il passaggio dei pedoni.
L’intera area interessata dai potenziali crolli è stata circoscritta e delimitata con il classico nastro bianco e rosso.
Al momento, non sono stati firmati provvedimenti di sgombero per proprietari e inquilini degli appartamenti dello stabile – vietato solo l’utilizzo dei balconi – in attesa dei necessari interventi di messa in sicurezza. Come già accaduto per il fabbricato di corso Umberto I, dovranno essere i condomini dello stabile a individuare – in tempi brevi – la ditta incaricata dei lavori per procedere ai necessari interventi di riqualificazione dell’edificio.
Nel caso i tempi si dovessero allungare, con inevitabili disagi per le attività istituzionali di sindaco e consiglio comunale, potrebbe essere l’ente di palazzo Baronale a procedere con i lavori in danno ai proprietari.
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