Pompei. Un appello per la pace, invocata dal sacerdote anti-camorra al cospetto di un simbolo di pace universale. Padre Maurizio Patriciello ha celebrato domenica la messa nel Pontificio Santuario di Pompei. Tantissimi i fedeli che hanno ascoltato le sue parole e il suo invito per la pace, in un mondo che negli ultimi anni sta vivendo il dramma brutale dei conflitti che stanno dilaniando l’umanità. «Ai piedi della Madonna del Rosario abbiamo implorato il dono della pace. Che consolazione sentirsi amati da Dio, dalla Madonna, dai santi, dagli amici. Dio vi benedica, compagni preziosi del mio pellegrinaggio in questo mondo tormentato e bello», ha affermato padre Maurizio Patriciello. Il sacerdote è impegnato da anni contro la camorra e il malaffare. Fu inviato dal vescovo di Napoli a Caivano, in un contesto delicato e contraddistinto nel corso degli anni dalla presenza di piazze di spaccio e da una complessa deriva sociale. Tra le principali battaglie del sacerdote, c’è la forte contestazione al malaffare nella Terra dei fuochi. A causa delle minacce di morte da parte del clan, dal 2022 vive sotto scorta. A Pompei, padre Maurizio ha portato il suo messaggio di pace e di speranza, in un luogo che è emblema di pace. La facciata del Santuario di Pompei infatti fu inaugurata all’inizio del secolo scorso come monumento alla pace universale. Le parole di don Patriciello fanno seguito all’appello contro le guerre che ha avuto luogo in occasione della Supplica alla Madonna di Pompei, recitata lo scorso 6 ottobre nel piazzale San Giovanni XXIII. Una preghiera contro i conflitti, nella prima domenica di ottobre, mese dedicato alla preghiera del Rosario. A presiedere la Messa e la recita della preghiera che il Fondatore, il Beato Bartolo Longo, compose nel 1883, è stato Monsignor Petar Rajič, Nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, Arcivescovo titolare di Sarsenterum, accolto dall’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo. Il messaggio del Nunzio apostolico è stato accompagnato dall’ascolto e dalle preghiere di migliaia di persone che hanno affollato il piazzale San Giovanni XXIII, tra cui anche 70 fedeli della diocesi di Lutsk, guidati da don Krzysztof Orlicki, che si distinguevano per le loro tradizionali maglie gialle, il colore del grano che cresce rigoglioso in Ucraina. In gran parte donne e bambini che, dall’inizio della guerra, sono usciti per la prima volta dal loro Paese per questo pellegrinaggio, organizzato per chiedere alla Madonna di Pompei la pace per il loro martoriato Paese. Nella giornata di venerdì 18 ottobre, inoltre, i bambini del Centro Oratoriale “Crescere Insieme” del Santuario si sono uniti all’iniziativa organizzata dalla Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre”. Un milione di bambini, nel mondo, hanno recitato insieme il Santo Rosario. A sostenere l’iniziativa anche Papa Francesco che, domenica 13 ottobre, dopo l’Angelus, ha affidato all’intercessione della Madonna “Ucraina, Myanmar, Sudan e le altre popolazioni che soffrono la guerra e ogni forma di violenza e miseria”.
CRONACA
22 ottobre 2024
Don Patriciello a Pompei: appello contro le guerre