Dalla scoperta del nome dell’architetto che progettò la “Casa del Fascio” fatta da Angelo Acampora nei giorni scorsi, potrebbero arrivare importanti novità per il futuro della struttura. I lavori di restauro dell’ex “Casa del Fascio” iniziarono nel 2008 e sarebbero dovuti terminare nel 2015. Un contenzioso sorto tra le parti (Comune e ditta appaltatrice) fece bloccare i lavori, quasi finiti all’80%. Nel 2023 i commissari prefettizi inserirono l’edificio tra i progetti urbani da terminare nel triennio 2024-26. Oggi la nuova amministrazione è intenzionata a far riprendere il “restauro”, anche perché è la sede storica della Biblioteca Comunale “G. Filangieri” di Castellammare. “Fino ad oggi non era noto il nome dell’architetto che l’aveva progettato, il che evidentemente non aveva creato problemi per procedere con interventi invasivi a scapito del principio di “distintività” di un’opera architettonica” scrive Angelo Acampora. “Personalmente non ho mai digerito quel “restauro”, soprattutto l’eliminazione caratteristica del mattonato rosso sulla facciata alle due ali della torre e quei corpi aggiunti lateralmente in alto con vetrate. Non conosco i termini con cui la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio si sia espressa in materia, ma credo che ha favorito il fatto che il palazzo non è incluso nei beni tutelati. Perché? Nessuno ne ha fatto richiesta in virtù di assenza di notizie. La Casa del Fascio, impropriamente appellata, in realtà si chiama Casa Littoria e fu ideata dall’architetto-ingegnere romano Cesare Valle (1902 – 2000), uno dei massimi urbanisti del ‘900” rivela Valle. “Il progetto fu eseguito nel 1939 (datato), quando esercitava la libera docenza all’Università di Napoli. Decine di disegni della Casa Littoria di Castellammare di sua mano sono conservati nell’Archivio degli architetti della Soprintendenza del Lazio (il quale archivio è tutelato dalla stessa). Mica vi posso fare l’elenco delle sue opere che sono centinaia” continua lo storico. “Basta menzionare i piani urbanistici di Roma, Cagliari e Adis Abeba, la chiesa di San Ponziano a Carbonia e il palazzo della Banca d’Italia a Cagliari. Cesare Valle è anche citato nel Dizionario Biografico degli Italiani della Treccani, ad vocem. Qualora non si fosse capito, il “quadro” è di un “pittore” importante” conclude.
CRONACA
23 novembre 2024
Castellammare, scoperto il nome dell’architetto che costruì la Casa del Fascio