Scafati. Fallisce il tentativo di mediazione tra il presidente del Centro Anziani di San Pietro e i membri dimissionari del comitato di gestione: si torna al voto per la terza volta in 5 mesi. Nonostante gli sforzi profusi dall’amministrazione comunale e la buona volontà dimostrata dal comitato per trovare una soluzione condivisa, le divergenze sul modello di gestione hanno reso inevitabile il ritorno alle urne per eleggere una nuova governance. La situazione, già segnata da tensioni e malumori, è ora aggravata dalle denunce dei soci dimissionari, che hanno segnalato presunte violazioni, decisioni arbitrarie e una visione della gestione considerata personalistica e lontana dallo spirito collettivo che dovrebbe caratterizzare il Centro. Dopo le dimissioni avvenute 15 giorni fa da parte di quattro dei sette membri del Comitato di Gestione, le parti si erano incontrate a palazzo Mayer sotto mediazione del sindaco Pasquale Aliberti e dell’assessore delegata alle politiche sociali Teresa Formisano. Era stata formulata una proposta di mediazione che potesse garantire un equilibrio, soprattutto nella gestione economica del centro. Una proposta che aveva previsto la nomina di due tesorieri con firma congiunta, nonostante non sia prevista dallo statuto. Si era, insomma, provato a ragionare su una possibile convivenza tra le varie anime del Centro e il presidente Sabato Romano, destinatario di una serie di attacchi da una parte dei consiglieri. Su questo l’assessore Teresa Formisano aveva lanciato una riflessione importante, che prova anche a spiegare i tanti dissidi avvenuti negli ultimi sei mesi e che avevano provocato un commissariamento e una nuova elezioni in autunno dopo la prima in giugno. Si erano avvertiti dissidi personali, mancanza di fiducia reciproca, una serie di componenti che andavano risolti per il bene di un centro che dopo tanto lavoro e splendore pian piano è sempre più abbandonato da tanti anziani aveva spiegato Formisano. Per Fratelli d’Italia profonda amarezza per l’esito di questa vicenda, che coinvolge una realtà così importante per la comunità. “I soci del Centro Anziani hanno il diritto di vivere con serenità e partecipazione le attività sociali senza essere travolti da tensioni e decisioni poco trasparenti. Le denunce portate dai dimissionari non possono essere ignorate: serve un approfondimento serio per tutelare i diritti di tutti”, ha detto il coordinatore cittadino Santocchio. Ribadito anche l’importanza del Centro Anziani come luogo di aggregazione e inclusione sociale, sottolineando l’urgenza di ristabilire un clima di dialogo e fiducia: perchè Il Centro Anziani di San Pietro è un patrimonio di tutti, un luogo che deve rappresentare i valori della comunità, dell’unità e della solidarietà. “Come istituzioni e come cittadini, abbiamo il dovere di garantire che questa realtà torni a essere un punto di riferimento positivo per Scafati. Non possiamo permettere che ombre e divisioni compromettano il suo funzionamento”.
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