La tragedia di Emanuela Chirilli s’è consumata tra le fiamme e il fumo del rogo che ha distrutto la stanza del B&b dove alloggiava per una notte. Era a Napoli in vacanza, era arrivata da Lecce, avrebbe compiuto 28 anni tra qualche giorno. Secondo i medici è rimasta asfissiata e non ha avuto neanche il tempo di tentare di mettersi in salvo.
A scatenare l’incendio probabilmente un corto circuito partito dalla sauna che si trovava nella stanza o da una multipresa.Emanuela era sola in camera, era a Napoli per un solo giorno e sua madre non ne sapeva nulla, la credeva a Lecce, e gli investigatori stanno verificando se la giovane doveva incontrare qualcuno. Gli investigatori lavoreranno sulle immagini di videosorveglianza e sul cellulare della vittima. La tragedia si è verificata al settimo piano di una struttura che dà su Piazza Municipio.
L’assessore al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato, ha comunque riferito che gli uffici comunali «hanno verificato la piena regolarità della casa vacanze». Lo scorso agosto sono stati eseguiti dei controlli a tappeto in diverse zone di Napoli città finalizzati a contrastare le violazioni nel settore della ricezione turistica nel cuore del capoluogo partenopeo.
Fino a 18 anni, Emanuela era vissuta in una casa famiglia. Nonostante le difficoltà, si era trovara un impiego, lavorava con i bambini, e a costruirsi una vita indipendente. Tanti i momenti di svago e con gli amici che documentava sui social tra foto di attimi spensierati e di gioia. Ora su quelle pagine social sono parecchi i messaggi di cordoglio.