«Abbiamo i salari peggiori d’Italia: questo è uno dei principali temi dello sciopero di oggi. Siamo in piazza per i salari, la questione economica, le persone normali che vivono di stipendio, che vivono con le pensioni, arrivano con difficoltà alla fine del mese. Questo deve essere un problema centrale nel confronto con il governo». Sono le parole del segretario nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, alla testa del corteo di Napoli.
«Io credo che il governo dovrebbe fare una riflessione se ci sono 40 piazze in Italia si riempiono di rabbia e delusione, dovrebbe forse fare una riflessione. Non rispetto a Landini e Bombardieri, ma rispetto alle migliaia, alle decine, centinaia di migliaia di persone che oggi sono in piazza e chiedono dei cambiamenti».
E aggiunge: «Avevamo chiesto di detassare gli aumenti contrattuali, di parlare di contrattazioni di secondo livello, per parlare di competitività in questo Paese. E poi i servizi, la sanità, i contratti dei lavoratori che operano in questi settori e che perdono spesso anche la vita per salvare quella degli altri e per garantire servizi pubblici dignitosi. Non ci interessa se sulla sanità si è speso di più, il dramma della sanità è che non riesci a dare servizi. Chi deve andare oggi a fare una visita, non riesce ad avere un appuntamento, non riesce a trovare una soluzione, un milione di persone si sposta dal Sud al Nord per essere curato. Questi sono i temi che abbiamo posto nella giornata di oggi, sono le nostre richieste al governo».