Vincitore del premio miglior regia al Terra di Siena Film Festival, il docufilm “Il Santo di carne” di Giuseppe Alessio Nuzzo arriva al cinema. Ad inaugurare l’uscita nelle sale, la premiere di questa sera al Cinema Italia di Acerra che vedrà presente anche il cast. La pellicola è un’autobiografia immaginaria e poetica di Alfonso Maria de’ Liguori, autore della celebre “Tu scendi dalle stelle”. Ambientato a cavallo tra il 1600 e il 1700, il film ripercorre in sette atti cronologici le fasi salienti della vita del santo. “L’esperienza a Siena – dichiara il regista Nuzzo – è stata la prima per questo progetto ma sicuramente non sarà l’ultima. Abbiamo in programma altri festival che seguiranno l’uscita al cinema e inaugureranno l’inizio del prossimo anno. Scegliere il 5 dicembre per noi è stato simbolico, anticipa l’Immacolata e volevamo che questo film accompagnasse le festività natalizie così come ci accompagna da sempre la canzone di de’ Liguori”. L’opera è nata da un’idea di Sua Eccellenza Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, che lo stesso Nuzzo e Mariadiletta Coco hanno deciso di portare sul grande schermo. “Io non conoscevo Alfonso Maria de’ Liguori – continua il regista – la sua storia mi è stata raccontata dal Vescovo, suo grande devoto. Ciò che subito mi ha colpito è stato ascoltare di un uomo che un pò come San Francesco, abbandona tutto. Era un nobile e un avvocato ma non credeva nella giustizia come giustizia degli uomini e questo l’ha portato a diventare prima missionario e poi vescovo. Le sue cosiddette “canzoncine” non erano altro che un innovativo modo per avvicinare il “popolo semplice” alla parola del Signore. A prescindere dalla fede, è la sua avanguardia che merita d’esser conosciuta”. Autore di 112 libri e numerose canzoni, de’ Liguori è stato una personalità molto forte il cui merito viene spesso dimenticato. Prendendo le mosse da questa consapevolezza, Nuzzo ha colto la sfida e deciso di raccontare il suo operato. “Quando mi viene chiesto perché questo film, la mia risposta è sempre “perché non farlo?”. Ritengo che sia già troppo strano che nel 2024 nessuno ricordi quest’uomo, non il santo perché si entrerebbe nel merito della religione, ma la sua personalità. Parliamo di uno scrittore, architetto, disegnatore, teologo. Tra l’altro io ho frequentato il liceo che prendeva il nome proprio da lui e riscoprire dopo tanti anni la sua storia mi ha folgorato”. Ad indossare le vesti di Alfonso, Enrico Lo Verso, accompagnato da numerosi personaggi tra cui la suora Maria Teresa de’ Liguori interpretata da Giovanna Sannino. “Avevo già immaginato, in fase di scrittura, chi avrebbe potuto interpretare questi ruoli e ho avuto la fortuna di ricevere dal principio un riscontro entusiasta da tutti. Immaginare Enrico è stato praticamente immediato perché lui ha questo volto antico, quasi d’altri tempi e un’incredibile somiglianza con Alfonso. È stato davvero interessante averlo con noi. Con Giovanna avevamo già lavorato quindi eravamo certi ci sarebbe stata una piacevole collaborazione”. Un riscontro positivo e anche inaspettato, “era un progetto complicato ma siamo felicissimi del successo e della resa soprattutto. La prova del 9 sarà questa sera!”.
CRONACA
5 dicembre 2024
“Il Santo di carne” di Giuseppe Nuzzo arriva al cinema