Per il crollo della palazzina sulle Rampe Nunziante, tragedia che costò la vita a otto persone (tra cui due bambini), la Corte d’Appello condanna gli imputati a 50 anni di reclusione.
La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio, con i giudici che hanno sostanzialmente accolto le richieste del sostituto procuratore Dina Cassaniello, confermando le condanne ricevute in primo grado.
Gerardo Velotto, proprietario dell’appartamento dove erano in corso i lavori che procurarono il crollo, è stato condannato a 12 anni e 6 mesi, Massimiliano Bonzani a 12 anni, l’architetto Aniello Manzo a 11 anni e un mese e Pasquale Cosenza a 9 anni e sei mesi. Una sorpresa rispetto al verdetto di primo grado è stata la condanna a 8 anni di reclusione per l’avvocato Roberto Cuomo, amministratore di condominio della palazzina, precedentemente assolto.
Confermata l’assoluzione per Massimo Lafranco, sua moglie aveva ceduto l’appartamento a Velotto.