Ciro Passeggia torna al timone del Partito democratico di Torre Annunziata. Con 176 voti contro i 143 ottenuti dalla consigliera comunale Nella Monaco, il congresso cittadino ha sancito la sua elezione a segretario, in un appuntamento che ha visto una significativa partecipazione con oltre 300 votanti. Per Passeggia, già segretario del circolo cittadino, questo nuovo incarico rappresenta una sfida caratterizzata da responsabilità e prospettive differenti rispetto al passato. «Essere scelti attraverso un processo democratico comporta una responsabilità maggiore. Si tratta di un impegno più intenso, perché hai vinto e sai di dover rappresentare le istanze di tutti. Ora la priorità sarà ricompattare il partito, trovando un equilibrio interno ed esterno», ha dichiarato il neo-segretario che preferisce non soffermarsi sulle differenze tra passato e presente, bensì sottolinea l’importanza di una programmazione proiettata verso il futuro. «Non è una questione di come ritrovo il partito, ma di come costruire una chiave di lettura capace di portare avanti una programmazione al passo con i tempi. Un politico deve gestire il potere per risolvere i problemi nel breve termine, sostenuto da un gruppo coeso, e promuovere un progetto di mediazione sociale che colleghi cittadini, popolazione e amministrazione. Serve intuito, velocità di azione e voglia di fare», ha aggiunto. Passeggia eredita un partito attraversato da tensioni e divisioni, ma che nell’alta partecipazione al congresso individua la dimostrazione di vitalità. «Il Partito Democratico è vivo, e questa partecipazione lo dimostra. I cittadini vogliono essere parte dei processi democratici, e il Pd deve continuare a rappresentare un punto di riferimento per affrontare le criticità locali», ha affermato Passeggia. La storia politica di Passeggia è segnata da una precedente esperienza da segretario, terminata nel 2017 con le dimissioni in contrasto con l’amministrazione dell’allora sindaco Vincenzo Ascione. Oggi a Palazzo Criscuolo, da pochi mesi, c’è Corrado Cuccurullo. «Da parte nostra ci sarà la massima disponibilità al dialogo. Tuttavia, è prematuro parlare di indirizzo politico o di temi specifici. Prima voglio attendere la formazione degli organi del partito e, solo allora, inizieremo a lavorare concretamente», ha precisato. La vittoria di Passeggia, e del gruppo storico a suo supporto, segna anche un importante contraccolpo per l’area del partito vicina a Pierpaolo Telese, capostaff del sindaco Corrado Cuccurullo. Telese, attraverso il sostegno a Nella Monaco, puntava a consolidare il controllo politico sul Pd dopo aver già acquisito un ruolo centrale nell’amministrazione comunale. La mancata elezione di Monaco segna una frenata in questa strategia e restituisce margine alla componente critica del partito, che ora si trova in una posizione di maggiore autonomia rispetto all’esecutivo cittadino. Questo congresso, dunque, va ben oltre una semplice competizione interna: rappresenta un passaggio cruciale per definire il futuro politico di Torre Annunziata. Il Pd è chiamato ora a dimostrare la sua capacità di incidere non solo nelle dinamiche di consiglio comunale, ma anche nelle questioni chiave della città. I prossimi mesi saranno decisivi per comprendere se il partito saprà consolidare questa nuova fase e porsi come protagonista nelle dinamiche cittadine, mantenendo al contempo un equilibrio tra dialogo con l’amministrazione e difesa delle proprie prerogative politiche.
CRONACA
17 dicembre 2024
Ciro Passeggia alla guida del Pd di Torre Annunziata: «Ora serve unità»