Castellammare. «Continuiamo a sollecitare l’intelligenza umana e non delegare tutto a quella artificiale, prima che sia troppo tardi». Si presenta così Ramin Bahrami, pianista di origini iraniane, che questa sera alle 19 si esibirà in concerto presso la chiesa di San Bartolomeo (ingresso gratuito fino a esaurimento posti). «Credo che la musica e tutte le forme di cultura rappresentino la salvezza e l’unico modo per conservare ciò che ci rende degni di essere chiamati esseri umani con la ‘U’ maiuscola. Se non coltiviamo il bello, siamo destinati a diventare una società di zombie, risucchiata dalle tensioni geopolitiche e dalla cosiddetta intelligenza artificiale», dice l’artista nato a Teheran nel 1976, che si è poi trasferito giovanissimo in Europa assieme alla famiglia per formarsi prima al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e successivamente alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Oggi è conosciuto come uno dei migliori pianisti al mondo e questa sera sarà in scena a Castellammare, un evento inserito nel cartellone degli eventi natalizi promosso dall’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Vicinanza. «Spesso dico che noi suoniamo ciò che siamo e ciò che viviamo. Per me è stato fondamentale nascere in una famiglia cosmopolita, dove l’Occidente non aveva paura di abbracciare l’Oriente e viceversa – dice Bahrami – Sono nato nell’antica Persia, culla della civiltà indoeuropea, oggi Iran. Mio padre era metà tedesco e metà iraniano, mentre mia madre aveva origini russo-turche. Questo mi ha permesso di sentirmi, prima di tutto, una persona libera, che ama dialogare, ascoltare senza preclusioni e rispettare tutte le voci, proprio come nella meravigliosa ed eterna melodia del ‘Platone della musica’, Johann Sebastian Bach». Considerato uno dei più importanti interpreti bachiani viventi, Bahrami si esibirà nelle Variazioni Goldberg di Bach, una composizione che, secondo il maestro, rappresenta un «meraviglioso viaggio musicale» di 70 minuti, un’opportunità per immergersi nell’armonia e nella perfezione della musica di Bach che, come altri grandi geni della musica e della cultura, ha il potere di unire le persone, al di là delle differenze. «In un mondo frammentato, il suo messaggio può essere visto come un richiamo alla nostra vera missione: quella di riunirci in una ‘partitura umana’, dove le basi non sono dettate dalle banche, ma dai cuori, e dove impariamo a rispettarci e ascoltarci reciprocamente – dice Bahrami – In momenti di crisi, le opere di Bach, insieme a quelle di altri grandi maestri come Beethoven, Mozart, Shakespeare, Dante, Leonardo e Michelangelo, ci invitano a riflettere su cosa veramente conta: la bellezza, la pace e l’armonia». Un concerto di grande valore culturale è dunque quello che attende gli spettatori che parteciperanno all’evento nella chiesa di San Bartolomeo. vt
CRONACA
28 dicembre 2024
Castellammare. Il maestro Bahrami porta la grande musica di Bach nel centro antico